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Cosa dice chi è impegnato nel settore? I pareri dei tre esperti da noi intervistati

Abbiamo intervistato tre esperti, impegnati a vario titolo nel settore della mobilità sostenibile, e dell’elettrico in particolare. Ecco una sintesi delle loro risposte, che evidenziano una sostanziale concordanza di opinioni sulle principali problematiche.

♦ Responsabile del settore Green Mobility, progetto promosso dalla Provincia di Bolzano e gestita da STA − Strutture Trasporto Alto Adige SpA ♦


❝Cosa manca (se manca) per un decollo definitivo della mobilità elettrica in Alto Adige?❞

Secondo me ci vuole ancora più sensibilizzazione: da un lato informazione su dati e fatti e poi, dall'altro lato, anche la possibilità di testare le macchine. Stiamo già lavorando in questa direzione, ma servirebbe ancora di più. Poi bisogna sviluppare ulteriormente la rete di infrastrutture di ricarica: Ci vogliono soprattutto stazioni di ricarica ultra-fast (superiore ai 50 kW) lungo le strade principali (su questo stiamo preparando un bando) – e stazioni di ricarica presso i punti di interesse (p.e. centri commerciali) e nei parcheggi interrati. Comunque anche l'amministrazione pubblica potrebbe fare di più: C'è già una delibera che prevede l'obbligo di acquistare e noleggiare da adesso in poi solo macchine elettriche (tranne eccezioni motivate), ma l'implementazione è piuttosto lenta…
Altri fattori non dipendono da noi stessi: Ci vuole una gamma più vasta di modelli di macchine elettriche da parte dei produttori con prezzi più bassi (ma lì nei prossimi anni ci sarà uno sviluppo notevole).


❝Quanto sono "comprese" le auto elettriche in Alto Adige?❞

La gente pian piano percepisce il concetto e le informazioni sulla mobilità elettrica. La gente in generale da noi ci tiene tanto all'ambiente e ha interesse verso uno sviluppo sostenibile. Ma purtroppo su internet circolano tante storie e ‘studi’ falsi (che provengono anche dal mondo tedesco, forse dall'ambito dell'industria automobilistica), che mettono in dubbio l'utilità per l'ambiente dei veicoli elettrici. È dura poi a chiarire le cose e a spiegare i dati corretti (anche perché la tematica dell'eco-compatibilità è molto vasta). E adesso notiamo un interesse decisamente cresciuto per la mobilità elettrica.
Alla giornata dell' "E-Drive Day", un giorno dove facciamo provare tutta una serie di veicoli elettrici a tutti gli interessati, ultimamente c'erano più di mille persone e delle code per poter provare una macchina.


❝Riguardo all'iniziativa "eTestDays", per la quale sta per partire il periodo di prova previsto per maggio. Come è nata questa iniziativa e quali risultati concreti vi attendete da una simile iniziativa? Quante sono state le iscrizioni, e, soprattutto, sono state inferiori, pari o superiori alle attese?❞

L'iniziativa è nata l'anno scorso: Un prestatore di servizi dalla Germania aveva appreso che in Alto Adige si sta lavorando a favore della mobilità elettrica e ci ha contattato, proponendo di implementare questa iniziativa che lui aveva già implementato più volte all'estero. Infatti anche noi avevamo già ipotizzato una cosa simile in precedenza, ma non avevamo le risorse per implementare un progetto del genere per bene. Quindi quest'anno è già la seconda volta e questa volta lo implementiamo da soli.
L'anno scorso abbiamo contato 670 iscrizioni (ben oltre di ogni previsione) e alla fine 61 partecipanti hanno potuto testare una macchina elettrica. Inoltre abbiamo fatto un sondaggio con questionario sull'azione, il quale abbiamo inviato prima e dopo l'azione ai partecipanti.
Ci aspettiamo che la tematica venga discussa ad ampio raggio (nelle aziende, nei dintorni delle aziende, nelle famiglie – e, non da poco, nei media), il trasferimento di know-how, poter acquisire esperienze concrete (che sono la cosa migliore per capire bene la mobilità elettrica) e infine che tutto questo porti anche a maggiori acquisti di macchine elettriche.


❝Consultando internet sull'argomento, non risulta che altre province/regioni italiane attuino al momento un progetto similare a quello dell'Alto Adige. Di fatto la Provincia di Bolzano appare come una mosca bianca (in senso positivo) nel panorama italiano. Avete anche voi questa percezione? Quali sono i motivi? Avete avuto contatti con altre amministrazioni provinciali/regionali che vogliono conoscere e condividere il vostro progetto?❞

Onestamente non siamo così tanto al corrente su cosa succede in altre regioni dell'Italia. La percezione effettivamente è quella che azioni simili non ci siano. La Provincia di Bolzano credo che sia stata la prima ad introdurre incentivi consistenti per l'acquisto di macchine elettriche, di concerto con i venditori. In questo contesto ci aiuta sicuramente l'Autonomia della Provincia: le vie decisionali sono più corti e la Provincia può decidere ampiamento sul proprio budget, che è anche buon dotato.
Penso che nella nostra Provincia ci sia una cultura diffusa sull'importanza di uno sviluppo sostenibile e una consapevolezza che il rispetto per l'ambiente è una cosa molto importante.
Riguardo il progetto stesso non abbiamo contatti particolari con altre province/regioni. Non sappiamo se il nostro progetto viene registrato altrove (forse siete un'eccezione).
Ma c'era notevole interesse per i contributi per i veicoli elettrici che avevamo introdotto e di seguito anche altre province/regioni hanno introdotto contributi di questo tipo. Già alcuni anni fa ci ha contattato un ufficio ministeriale, apprezzando il lavoro di Green Mobility e definendolo una best practice.

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♦ Department Manager presso il Settore Mobilità sostenibile e Infrastrutture del Comune di Bologna ♦


❝Gli open data sono la risorsa più importante in un sistema informativo e informatico gestito da un'amministrazione pubblica. Concorda che questa affermazione sia particolarmente valida anche nel settore della mobilità elettrica, e della localizzazione/caratteristiche delle stazioni di ricarica?❞

Si concorda che gli open data sono uno strumento molto utile per fornire informazioni al riguardo


❝Ritiene che la distribuzione delle stazioni di ricarica sul territorio del Comune di Bologna risulti sufficiente o non ancora sufficiente?❞

La diffusione delle auto elettriche è un fenomeno che stante le ultime tendenze dovrebbe essere in forte crescita: secondo le previsione contenute nel PUMS nel 2030 Bologna dovrebbe essere una città completamente elettrica e pertanto Bologna dovrà attivarsi per essere pronta quando questo avverrà.
Rispondendo alla domanda riteniamo che la dotazione di colonnine elettriche, ipotizzando la realizzazione di quelle in previsione per il 2019 sia in linea con la domanda attuale ma completamente insufficienti per quella che potrebbe/dovrebbe essere la domanda futura.


❝In un articolo dell'8 ottobre 2018 si legge "Auto elettriche a Bologna: ora è possibile noleggiarle grazie al Car Sharing "Corrente" prenotando le Renault Zoe con autonomia di 300 Km". Quali risultati vi attendete (oppure avete già ottenuto) grazie a questa iniziativa?❞

Il comune di Bologna è molto favorevole alla sharing mobility e pertanto spera in una diffusione sempre maggiore di questa modalità di spostamento che dovrebbe portare sempre di più a ridurre le auto in proprietà e l'occupazione di spazi pubblici da parte delle auto in sosta.


❝Avete avuto contatti con altre amministrazioni comunali/provinciali/reionali per condividere esperienze e progetti? Quale aggettivo utilizzerebbe per definire la necessità di una sinergia tra amministrazioni pubbliche nell'incentivazione del passaggio all'elettrico?❞

Il comune si confronta costantemente con le altre Amministrazione pubbliche al fine di coordinare le attività e condividere le esperienze.

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♦ Ideatore dell'applicazione "colonnineelettriche.it" ♦


❝Di cosa ti occupi al momento?❞

Programmo computer da quando avevo 9 anni, ho iniziato piccolissimo grazie a mio padre che non era un informatico ma era entrato in casa uno dei primi computer come Commonder 64 e uno di questi aveva un manuale di programmazione per bambini e mio padre che faceva l'operaio mi disse di provare insieme e abbiamo imparato un po' leggendo il mondiale e copiando gli stati che sarebbero le righe di codice che andavano scritti poi nel computer e che venivano pubblicate su delle riviste che si compravano in edicola (List) e copiando ho imparato e quando andavo alle elementari, il teorema di Pitagora, avevo scritto un programma per risolverlo per non fare i compiti a casa.
Alla fine, è stato normale che ho scelto di fare informatica, ho studiato all'ITIS, ho fatto il biennio a Imola e poi il triennio a Ravenna e dopo sapevo già programmare, l'Università non l'ho fatta sono andato direttamente a lavorare e lavoro dal ’97 sono quindi 30 anni che scrivo computer.
Avevo iniziato a programmare normalmente e poi dal 2000 circa è passato al web che stava esplodendo in quegli anni, aveva un amico che faceva il creativo, un grafico pubblicitario sia cartaceo che online e ci siamo buttati in questa esperienza siamo andati a vivere in Brasile insieme abbiamo lavorato lì sul Web e adesso sono 20 anni che faccio web.
Lavoro per un'azienda che fa e-commerce ma questi progetti qui come colonnine elettriche e Milk Maps sono sempre stati progetti collaterali che ho sviluppato nel tempo libero, viaggiavo molto per andare a lavorare avevo questo tempo che ho impiegato così.


❝Si legge sul tuo sito delle colonnine elettriche che è un sito internet creato da Andrea Verlicchi per amore dell'ambiente e dell'informazione libera. Poi tu hai anche un altro sito, Milk Maps, dedicato ai distributori di latte alla spina e di fatto simile come concetto e motivazioni a colonnine elettriche. Ci puoi dire perché hai sentito il bisogno di creare queste applicazioni? Come mai ti sei messo a fare questo tipo di applicazioni?❞

Devo tirare in ballo Beppe Grillo perché prima di diventare un politico faceva il comico e siccome i suoi spettacoli erano molto orientati alla salvaguardia dell'ambiente, parlava già di veicoli a idrogeno etc. e quindi si era formata questa rete di gruppi sul territorio ce poi hanno dato origine al Movimento 5 stelle e quindi un giorno Grillo parlò di questi distributori di latte crudo alla spina sul suo sito, ci fece un post dicendo che erano ecologici perché potevi prendere il latte senza l'imballaggio, il latte che rimaneva veniva poi riusato per fare il formaggio, era fresco etc. e però alla fine nei commenti del suo post c'erano un sacco di informazioni su dove erano questi distributori ma non c'era nessun sito che di fatto li raggruppasse e mettesse su una mappa.
Quindi mi sono andato a prendere tutti gli indirizzi segnalati nei commenti del posto, ne trovai circa 200, e li ho geolocalizzati su una mappa creando la prima mappa disponibile sul sito Milk Maps che aggiornavo io a mano. Feci quello dei distributori di detersivi alla spina che era altrettanto utile ma li non riuscii a prendermi un dominio internet decente ma alla fine come piazzamento sui motori di ricerca, siccome c'erano anche gli altri, non si piazzava molto bene, lo visitava poca gente e l'ho chiuso perché mi costava di più.
Alla fine, ho creato una piattaforma che mi permettesse con lo stesso codice di fare 3 siti diversi in modo da non doverli costruire ogni volta da zero.


❝Colonnine è nato sulla scia degli stessi obiettivi che ti eri posto per Milk Maps?❞

Si per divulgare una cosa che dovrebbe essere ecologica. Si promette più ecologico il latte sfuso che non le auto elettriche perché c'è tutto un discorso da fare di ciclo completo.


❝Quelle che fai tu ma anche molte altre che si trovano sono applicazioni digitali indipendenti, basata su una community. Secondo te sono più che valide e sufficienti per l'obiettivo finale (individuare le colonnine, i distributori etc.) o ci vorrebbe magari dall'altro alto una gestione pubblica di una qualche amministrazione come per esempio fanno per i distributori di benzina che pubblicano giornalmente i dati aggiornati?❞

Bisognerebbe che fosse così perché alla fine i dati che ho io si basano sulle segnalazioni volontarie da parte delle persone, il che è molto bello perché consente a chi ha un hotel con la colonnina di segnalarsi la e sono molto assidui quelli che lo fanno però poi il resto, quelle che trovi per strada sono segnalate dalle persone che le trovano per la strada. Ho cercato di rendere più facile possibile il segnalare una colonnina dal sito che poi si può usare anche su telefonino ma alla fine potrebbero arrivare anche un anno dopo da quando la colonnina è stata installata. Se ci fosse un gestore centrale che comunica l'elenco di tutte le colonnine istallate sarebbe molto bello.
Ho visto che hai parlato di open data perciò sono andato a vedere gli open data e ho visto che ci sono pubblicati una serie di dati su dove sono le fermate degli autobus, dove sono tutte le cose posizionate sul territorio, sarebbe molto carino che ci fosse una mappa centrale, potrebbero anche solo i comuni rilasciare dei dati aperti che si possono utilizzare per fare le varie applicazioni.


❝Tu hai un listino prezzi, come un po' tutti?❞

In realtà all'inizio stava in homepage vicino alla mappa, c'era scritto "clicca qui per aggiungere il tuo banner" etc. mi ero sforzato per farlo ma poi alla fine nessuno comprava banner, c'è stato qualche hanno fa su Milk Maps un costruttore di distributori automatici che ha inserito per un paio d'anni di seguito, su colonnine non ho mai venduto niente, forse solo un anno un costruttore di colonnine ma niente di trascendentale per cui alla fine ho tolto, toglierò anche i residui che ci sono in giro. In realtà se qualcuno mi vuole contattare per mettere il banner non gli dico di no ma alla fine ho visto che mettendo gli annunci i costi del dominio internet e della manutenzione li copro.


❝Ti fai pubblicità?❞

A pagamento no, all'inizio ho usato la rete ma circa nel 2010/2011 quando ho creato il sito ho usato la rete solo per chiedere alle persone di riportare i distributori e i punti di ricarica che avevano nella loro città. Poi ho usato sempre per raccogliere dati le notizie che venivano pubblicate sui vari giornali su Google News e poi il resto va con gli utenti. Il più è avviarlo perché non puoi avviare un sito con una mappa che inizialmente è vuota perché non ci viene nessuno, devi mettere una porzione iniziale di dati e poi dopo va avanti da solo.


❝Fai parte di qualche network o blog che si occupano dell'elettrico?❞

No, non faccio parte di niente di tutto ciò, l'88% dei visitatori che ho sono tutti nuovi, di ritorno ce ne un 10/11%, come acquisizione vengono tutti dal motore di ricerca, c'è un 89 quasi 90% di utenti che arrivano dal motore di ricerca, accesso diretto al dominio perché lo conoscono già il 7% e di riferimento da altri siti 2.8%, lo 0.7% dai social.


❝Quindi secondo te in generale quanto è compresa l'auto elettrica? La gente la conosce, sa come cos'è e come funziona o va un po' a caso?❞

Mi viene da pensare che siccome l'89% degli utenti arriva da internet probabilmente quando è il momento di acquistare un'auto vengono a cercare informazioni su dove sono le colonnine e infatti solo il 7% torna sul sito.


❝Secondo te, osservano i dati che hai raccolto nel corso del tempo la copertura di colonnine elettriche com'è siamo a buon punto? Ci si fa a fare un viaggio bello lungo?❞

Più che altro, forse, sono i tempi di ricarica che ammazzano un po', per fare un viaggio lungo e devi fermarti a far rifornimento a metà ci vuole un po' di tempo, io sinceramente per me stesso l'auto elettrica non l'ho ancora considerata ma non solo per il discorso di viaggio ma anche perché non mi convince tutta la cosa delle batterie. I cellulari li compri e la batteria dura un girono e mezzo, dopo un anno dura un giorno, dopo due anni dura mezza giornata; le auto fanno la stessa cosa, c'è un mio amico che si è comprato l'auto elettrica che ha fatto una gran pubblicità, all'inizio ci andava fino al mare, da Imola, ci vuole un'oretta, una volta ci andava e tornava adesso non ci può più andare perché la batteria non dura. Poi c'è il discorso anche di smaltimento della batteria, quando la devi smaltire ha un costo ambientale.
Io in realtà ero un grande fan dell'auto a idrogeno che pubblicizzava Beppe Grillo, solo che è sparita, hanno fatto delle prove, in California c'erano delle auto così ma poi non se ne è più parlato dando anche la colpa al fatto che l'idrogeno è instabile, può esplodere etc. avevano trovato mille modi per contenere l'idrogeno dentro delle strutture chimiche ma poi non se ne è più parlato e tutti hanno iniziato a parlare delle auto elettriche. Per me l'auto più ecologica che si può comprare oggi è a metano.


❝Secondo te come diceva Marchionne che entro il 2025 la metà delle auto prodotte sarà elettrica non è realizzabile davvero?❞

Non lo so dire, sicuramente nelle auto a benzina e a diesel, quelle con la propulsione a scoppio c'è un sacco di energia che viene sprecata quando si frena e quando si accelera perché quando c'è un semaforo o si è in cosa, freno e accelero, freno e accelero quindi le ibride sono una gran cosa. Se come dicevano nella legge Europea che entro il duemila e qualcosa tutte le auto dovranno avere anche il motore elettrico e la batteria ecco secondo me le ibride sono molto ecologiche, hanno lo stesso problema della batteria ma primo ci puoi andare dove vuoi a livello di distanza e secondo recuperano quell'energia che tu perdi quando freni e quando acceleri, noi abbiamo tutto il parco aziendale di auto ibride ed è molto bello il concetto di ibrido credo che si debba andare almeno lì, l'auto elettrica si può usare in città, se uno deve andare da una parte all'altra della città andata e ritorno, te la ricarichi a casa tua e si può fare ma li dipende da quanto spendi per comprarla e per mantenerla se devi andarci a lavoro.
Bisogna fare dei calcoli economici, le auto elettriche costano ancora tanto considerato che costruire un motore elettrico è più facile, ci vuole molta meno manodopera che a creare un motore a scoppio probabilmente è una mossa commerciale o è il fatto che non si è ancora diffusa.


❝Tornando agli open data la questione dell'informazione sulla localizzazione e caratteristiche delle colonnine l'hai trovata molto sentita dai tuoi utenti come importante, fondamentale? ❞

Non ti saprei dire, vedo che tutti i miei utenti navigano il sito fino al livello del dettaglio o della provincia o fanno la ricerca usando la barra di ricerca in home page.
Vogliono sapere dove sono ma dire quanto ritengono importante questa cosa non lo so, Secondo me sì, sulla pagina vengono soprattutto per vedere dove sono perché vedo che le pagine informative vengono navigate meno, quella della mappa è quella più navigata in assoluto.


❝In conclusione, dunque avere un open data è una cosa importante?❞

Si sarebbe molto bello perchè si potrebbero prendere da lì i dati, confrontarli con quelli che ho già io ed eventualmente integrare.

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