Con questo grafico intendiamo dimostrare la deportazione degli Italiani nei campi di concentramento e sterminio per motivi razziali. I dati presi in esame si riferiscono agli Italiani uomini e donne ebrei deportati. Come si nota i numeri di deportati maschi e femmine sono pressoché uguali, infatti la differenza di altezza delle due colonne è minima; per quanto riguarda il dato "ignoto" è stato inserito per dimostrare le lacune ancora oggi presenti in questo arco di storia. Nel grafico è presente anche il dato "totale" per far riflettere sull'impressionante numero di deportati per motivi religiosi.
In questo grafico sono rappresentati i dati in percentuale della deportazione degli Italiani nei campi di concentramento e sterminio per motivi politici e civili. I dati presi in esame si riferiscono agli Italiani uomini e donne che si sono opposti al regime nazi-fascista. Come si nota le percentuale dei maschi deportati è nettamente superiore a quella delle donne, poiché copre circa il 90% del grafico a torta, evidente è dunque la maggior opposizione politica attuata dagli uomini rispetto alle donne, probabilmente anche per motivi di emancipazione.
Con questo grafico viene rappresentato il numero di deportati da città italiane. Ciò che è evidente è che il numero di deportati aumenta all'aumentare degli abitatnti per ogni città, infatti i picchi più alti sono in corrispondenza delle grandi città come Firenze, Milano, Torino, Trieste e ovviamente Roma che sfiora la soglia dei 1700 deportati. Un'ulteriore considerazione che possiamo fare è che la maggior parte dei deportati proviene da città del nord Italia. Tuttavia sono presenti anche piccole città come Lucca e Teramo dove il numero dei deportati supera i 100.