Ancora oggi, gli atteggiamenti dell’uomo verso il lupo sono di ostilità; viene, infatti, negata, nella maggior parte dei casi, la possibilità di una coesistenza pacifica e promosso il conflitto, con condotte che mirano a ridurre il numero degli esemplari. L'abbattimento di una percentuale di lupi non limiterebbe l'eventuale predazione di bestiame e non manterrebbe sotto controllo i branchi: l'uccisione di esemplari senza conoscerne il ruolo sociale potrebbe causare la destrutturazione dei branchi con conseguenze imprevedibili. I giovani, per esempio, persa la guida degli adulti, potrebbero rivolgere il loro interesse verso prede più facili come il bestiame. La conservazione del lupo ha forti motivazioni di carattere:
- ecologico (il predatore svolge un ruolo importante nel limitare il numero della popolazione delle sue prede e di tutto l’ecosistema).
- economico (è una specie-bandiera in grado di catalizzare la partecipazione di un gran numero di persone e di valorizzare turisticamente le aree naturali in cui è presente; limita inoltre la presenza di ungulati, soprattutto il cinghiale, che causano ingenti danni alle colture).
- estetico (è una delle specie più apprezzate nei suoi canoni estetici).
- etico (come ogni specie vivente ha diritto di esistere nel suo habitat naturale).
- culturale (il lupo è presente in maniera massiccia nella storia italiana e la sua traccia è visibile nell’enorme numero di riferimenti storici, culturali, geografici, ecc.). Questo insieme di motivazioni ha portato alla redazione della normativa europea e nazionale che sancisce la protezione del lupo come specie di interesse per tutta la comunità: il “Piano di Conservazione e Gestione del Lupo”. L'approvazione di tale Piano, purtroppo, continua a essere rimandata.
LINK UTILI
WWFPiano di Conservazione e Gestione del Lupo
Miti da sfatare
Associazione degli Affidatari Allevatori del Lupo Italiano
Petizione “Salva il lupo”
Pagina Facebook “Io non ho paura del lupo”