A partire dagli anni Sessanta, soprattutto in seguito alle riforme del sistema di istruzione, si è potuta registrare una più estesa partecipazione scolastica e universitaria della popolazione.La piena scolarità, raggiunta nella scuola primaria negli anni Cinquanta e nella secondaria di primo grado negli anni Ottanta, si è estesa anche alla scuola secondaria superiore con percentuali superiori al 90 per cento, come si può vedere chiaramente nel grafico sottostante. Secondo l'annuario statistico italiano del 2013 dell'ISTAT, nell'anno 2011/2012, non presente nel grafico, si registra una diminuzione delle iscrizioni rispetto all'anno precedente (2010/2011), circa 4.663 alunni in meno; dato rilevato anche nelle iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado rispetto all'anno precedente, circa 7.800 ragazzi in meno. Il tasso di scolarità dei 14-18enni calcolato considerando solo gli iscritti alla scuola secondaria superiore di secondo grado risulta pari al 93,0 per cento.

Per quanto riguarda le iscrizioni all'università, i giovani iscritti per la prima volta all’università nell’anno accademico 2009/2010 sono 295.000, circa 1200 in meno rispetto all’anno precedente (- 0,4%), e ciò conferma la flessione delle immatricolazioni iniziata nel 2004/2005, che ha riportato il numero delle nuove iscrizioni a un livello prossimo a quello rilevato alla fine degli anni Novanta. Nel grafico sottostante è possibile vedere chiaramente tale flessione.