Le aziende agricole

Allo stesso modo degli allevamenti, anche le aziende agricole verranno rappresentate in due distinti grafici. Il primo mostra aziende agricole tradizionali, ed il secondo aziende che hanno adottato il metodo biologico.

La definizione di azienda agricola è inquadrata sulla figura dell'imprenditore agricolo. E' pertanto un complesso di beni organizzati per l'esercizio dell'impresa agricola.
Suo elemento costitutivo è il suolo, che consente l'esercizio agricolo. Il primo problema relativo al suolo è la sua determinazione quantitativa, la sua estensione: indispensabile all'uomo è il regolamento dei confini. La definizione non può essere data solo facendo riferimento all'aspetto oggettivo dei beni, ma anche considerando soggettivamente l'attività svolta dall'imprenditore. Si intendono infatti connesse le attività esercitate dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco.
Cosa significa biologico?
L'agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che considera l'intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, vuole promuovere la biodiversità dell'ambiente in cui opera e esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (OGM).
La differenza sostanziale tra agricoltura biologica e convenzionale consiste nel livello di energia ausiliaria introdotto nell'agrosistema: nell'agricoltura convenzionale si impiega un notevole quantitativo di energia ausiliaria proveniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.); al contrario, l'agricoltura biologica, pur essendo in parte basata su energia ausiliare proveniente dall'industria estrattiva e meccanica, reimpiega la materia principalmente sotto forma organica.

I principali obiettivi dell'agricoltura biologica così come sono stati definiti dall'International Federation of Organic Agricolture (I.F.O.A.M.) sono:
- trasformare il più possibile le aziende in un sistema agricolo autosufficiente attingendo alle risorse locali;
- salvaguardare la fertilità naturale del terreno;
- evitare ogni forma di inquinamento determinato dalle tecniche agricole;
- produrre alimenti di elevata qualità nutritiva in quantità sufficiente;

L'agricoltura biologica in Europa è stata regolamentata per la prima volta a livello comunitario nel 1991 con il Reg. (CEE) n. 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli. Solo nel 1999 con il Reg. (CE) n. 1804/99 sono state regolamentate anche le produzioni animali.

Legenda:
Nel grafico sono rappresentate le aziende agricole "tradizionali" distribuite sul territorio italiano. Viene rappresentata la superficie agricola totale, per dare spazio alla distinzione tra la superficie utilizzata per le coltivazioni e quella inutilizzata. In queste colonne l'unità di misura è l'ettaro.
La restante parte del grafico a barre indica il numero delle aziende, utilizzando come criterio divisiorio il tipo di seminazione (seminativi, vite, coltivazioni, orti,..)
Legenda:
Il grafico, "gemello" del soprastante, rappresenta le aziende agricole biologiche sul territorio italiano. Le aziende sono suddivise essenzialmente in base al tipo di coltivazione (cereali, papate, barbabietole, agrumi, olivi, prati/pascoli,..)