Curiosità
Il marketing olfattivo

Per sedurre il consumatore e distinguersi, le aziende giocano sempre di più sulla dimensione sensoriale dei prodotti: musiche soffuse, profumi delicati, gusti sottili, colori caldi. Dall’agro-alimentare ai cosmetici, passando per le automobili e il tessile, la parola d’ordine è: mobilitare tutti i sensi.
Le ragioni principali dello sviluppo del marketing sensoriale si possono trovare nella ricerca, da parte del consumatore, da un lato di una compensazione di fronte allo sviluppo di internet e del mondo virtuale, attraverso una percezione sensoriale che ispiri un confortante senso di realtà; dall’altro di un vero contatto con la natura, attraverso tutto ciò che è in grado di risvegliare i suoi sensi in un’avventura sensitiva ed emozionale.
Tra i cinque sensi l’olfatto è quello che veicola il maggiore valore emozionale. Odori che procurano sensazioni di benessere possono incoraggiare il consumo. Perciò, per sedurre il consumatore e differenziarsi, le industrie si lanciano nel marketing olfattivo. Talvolta gli odori permettono alle imprese di consolidare la propria immagine e di creare una forte identità attorno al marchio allo stesso titolo di un logo.
E’ ormai assai frequente percepire un odore di pane fresco e di brioches appena sfornate nei pressi di panifici industriali, la fragranza dell’ultimo profumo in lancio davanti alla vetrina di una profumeria, o l’odore di pop corn e di dolciumi nei cinema americani.

Telefoni profumati
Un colosso giapponese dell’elettronica ha messo in commercio, per ora solo in Giappone, i telefoni cellulari profumati. Disegnati principalmente per un pubblico femminile, sono stati concepiti per alleviare lo stress sfruttando i principi dell’aromaterapia. Senza rinunciare alle caratteristiche degli apparecchi di ultima generazione, questi telefonini emanano le fragranze da strisce adesive profumate posizionate sotto la batteria, all’interno del corpo del cellulare. Un’altra azienda internazionale ha invece registrato il brevetto di una tecnologia diversa, che consentirà ai telefoni cellulari di emanare in modo graduale un’essenza profumata contenuta in una cartuccia intercambiabile.
Profumi via internet
Alcuni ricercatori giapponesi hanno messo a punto una macchina in grado di scoprire il profumo (e quindi di registrarlo) di varie sostanze naturali e successivamente di riprodurle. Gli ingegneri, che stanno lavorando al progetto, sperano presto di poter inviare profumi via internet e attraverso la televisione. Essi affermano che questo sistema è in grado di riconoscere un elevato numero di odori, attraverso quindici nasi artificiali, e di scomporli in una miscela di sostanze chimiche.

Una volta registrato il tipo di profumo, e ricreato nella macchina attraverso le sostanze chimiche, il meccanismo produce gocce liquide della sostanza in questione che sono poi riscaldate fino a vaporizzarle. Una volta messo a punto il sistema di registrazione e riproduzione, si potrà trasmettere la decodifica dell’odore a un televisore lontano: sarà sufficiente che l’apparecchio ricevitore abbia al suo interno le varie sostanze chimiche. Ricevuto il messaggio, l’apparecchio elaborerà la miscela delle giuste sostanze nelle giuste proporzioni. Pochi istanti e una goccia dell’odore del mare o di un prato fiorito entrerà in casa.
In Francia è allo studio un progetto per profumare le pagine di internet e trasmettere non solo informazioni testuali e visive, ma anche sensazioni e ricordi. Le fragranze vengono create attraverso un programma che ne regola quantità e qualità, caratteristiche che verranno poi trasmesse in rete. Grazie a piccoli e speciali diffusori progettati appositamente, consistenti in speciali cartucce accoppiate a mini ventilatori, i profumi potranno essere riprodotti localmente.
Secondo Yvan Regeard, ex-direttore di France Telecom per il progetto sui media olfattivi, il progetto potrebbe interessare anche supporti dvd o speciali sistemi per dimostrazioni a distanza. In tempi più lunghi poi gli odori potranno essere inseriti anche nei videogiochi, nei programmi tv o nei siti di commercio elettronico.

Profumazione degli spazi pubblici
La profumazione per ambiente impiegata negli spazi commerciali è diventata ormai uno strumento comune, utilizzato da molte aziende per sedurre il consumatore e indurlo all’acquisto. Relativamente più recente invece è l’applicazione dei principi dell’aromacologia ad altre tipologie di spazi pubblici: negli uffici e nelle sale congressi, con profumi che stimolano la concentrazione; nelle palestre e centri fitness, con fragranze fresche e vitalizzanti che accentuano la sensazione di benessere; nei teatri, sale concerti e musei profumati per rilassare i visitatori e metterli in condizione di fruire dello spettacolo con tutti i sensi. Si afferma una nuova concezione urbanistica che coinvolge finalmente anche l’olfatto.

Metropolitana
Ultima frontiera, il campo dei trasporti. Si parte dai prodotti per la profumazione della propria auto per arrivare a una dimensione che trascende la sfera personale: navi da crociera ma anche traghetti, treni a lunga percorrenza e metropolitane. Maurice Maurin, naso francese che ha collaborato con Hermès, Azzaro e Bogart, ha contribuito allo sviluppo di alcuni progetti, tuttora allo studio, commissionati da RER (Rete Espressa Regionale di Parigi, il sistema di trasporto pubblico suburbano dell'area metropolitana parigina), per la profumazione diversificata delle stazioni della metropolitana parigina.
Nasi artificiali
Da anni, in diversi settori produttivi, si impiegano tecnologie in grado di riconoscere gli odori e di quantificarli. Vengono definiti olfattometri oppure “nasi artificiali”: si tratta di dispositivi in grado di sentire e riconoscere gli odori percepibili e non percepibili dall'olfatto umano. Uno strumento, di piccole dimensioni, portatile, accompagnato da un pc che lo controlla e ne gestisce i dati raccolti. Il primo apparecchio di tale tipo risale agli anni '70, quando in Giappone viene brevettato un naso artificiale in grado di riconoscere l’odore del gas.

Il naso dell'uomo è ovviamente più sensibile: lavora su uno spettro di aromi potenzialmente infinito ed è capace di classificare odori mai sentiti prima. Quello sintetico, invece, identifica soltanto gli odori su cui viene tarato, ma ne dà una misurazione certamente oggettiva. Più vasta è la gamma di odori che il naso elettronico è chiamato a individuare, più sofisticato e complesso dovrà essere il dispositivo.
In Gran Bretagna gli olfattometri sono attualmente utilizzati per individuare tracce di polvere da sparo negli aeroporti. In Italia ne fanno uso industrie alimentari e fabbriche di prodotti chimici, aziende vitivinicole e oleifici, soprattutto per monitorare eventuali frodi o contraffazioni. Presto potrebbe essere sperimentato nella diagnosi precoce di alcuni tipi di malattie, come il cancro o certe forme di schizofrenia: da circa un decennio si lavora in questa direzione all’Università Tor Vergata di Roma.
I profumi edonistici
In un ambiente dove lo stress è sempre di più all’ordine del giorno e sempre più frequentemente viene associato all’inquinamento dei grandi centri urbani, il profumo diventa il veicolo privilegiato attraverso il quale si possono trasmettere sensazioni di sollievo e benessere. Fragranze vitalizzanti, tonificanti, rilassanti, purificanti, tranquillizzanti, effettuano un’azione benefica sul corpo e sullo spirito.
Seguendo i millenari principi dell’aromacologia si sviluppano profumi che esaltano le energie positive, senza dimenticare il potere di seduzione. Tra i precursori, Profumo di Benessere di Collistar e tanti altri come Green Tea di Elisabeth Arden, Aromatic Tonic di Lancôme, Energizing Fragrance di Shiseido..