Introduzione

Editoria e digitalizzazione

L'industria editoriale italiana è costituita da grandi gruppi editoriali (Mondadori, Feltrinelli, Mauri Spagnol, RCS MediaGroup) che sono spesso proprietari di catene di librerie e hanno partecipazioni in varie case editrici, da un centinaio di editori medio-piccoli e da migliaia di piccoli editori di scarsa importanza commerciale. Da qualche anno i grandi editori si impegnano anche nel mercato online, in particolare nel settore degli ebook; per fare un esempio, l'azienda produttrice dell'e-reader Kobo collabora con Mondadori e Feltrinelli. Molte librerie indipendenti hanno cessato l'attività negli ultimi vent'anni, mentre quelle di catena hanno continuato ad espandersi, scosse tuttavia dall'avvento di Amazon e delle grandi librerie online.
Nel novembre 2010 Amazon ha avviato la sua attività di vendite online anche in Italia, conquistando una significativa posizione nel mercato librario online grazie a una politica dei costi molto aggressiva, la cosiddetta "predatory pricing" (politica predatoria di prezzo): il grosso rivenditore avvia promozioni costanti, spesso vendendo i suoi prodotti al prezzo all'ingrosso o sottocosto, e porta via i clienti ai concorrenti che, non potendo competere, falliscono. Non stupiscono quindi i punti di ristoro alla Feltrinelli, gli aperitivi nella piccola libreria indipendente, le presentazioni di libri da parte degli autori o anche i festival letterari, tutte esperienze irriducibili al digitale su cui si sta puntando molto.

La «digitalizzazione» è un processo in atto in tutti i campi dell'industria culturale (televisione, musica, cinema, giornalismo, fotografia, editoria) e consiste nella distribuzione di contenuti attraverso Internet. L'informazione digitale è cresciuta esponenzialmente negli ultimi quindici anni: nel 2000 solo un quarto delle informazioni era in formato digitale, mentre nel 2007 la percentuale è salita al 93%.
Nel campo dell'editoria questi dati possono indurre a prevedere un'imminente "morte" del libro cartaceo. In realtà, con l'arresto nel 2013 della penetrazione degli ebook in vari mercati, è possibile pensare che in futuro la carta e il digitale convivranno come supporti. Il futuro del libro dipende da molti altri fattori, come le scelte pubbliche di promozione della lettura e della cultura nel nuovo contesto digitale.

L'editoria digitale

Logo Ebook

Un e-reader, dispositivo specializzato per la lettura digitale, utilizza in genere una tecnologia di visualizzazione chiamata e-paper (carta elettronica), ha uno schermo intorno ai 6 pollici e, collegandosi in rete, permette l'acquisto e il download immediato di ebook. Si tratta di un dispositivo monofunzionale, a differenza del tablet e dello smartphone che sono dispositivi generici dotati di molte altre funzioni. La caratteristica dell'e-paper è di riflettere la luce, proprio come la carta, anziché basarsi su una luce posteriore come gli altri dispositivi; l'esperienza di lettura è sicuramente positiva, più rilassante per gli occhi.

Servizi come il Kindle Direct Program di Amazon permettono di creare il proprio ebook a poco prezzo. Il «self-publishing» è ormai una pratica diffusa anche in Italia: secondo una recente indagine, negli ultimi anni sono stati circa 27-28 mila gli autori che si sono autopubblicati, sia su carta sia in digitale. Questo bisogno nasce da una profonda sfiducia verso la "casta editoriale" che, promuovendo i libri di cantanti e artisti vari, abbassa di continuo la soglia del "difficile": molti scrittori sono stati poco considerati dall'agenzia letteraria o dall'editore perché la loro opera era ritenuta "troppo impegnativa" per essere pubblicata; altri dopo l'ennesimo rifiuto hanno persino smesso di scrivere opere ambiziose. Amazon, oltre a fornire il programma con cui ottenere l'ebook, offre all'autore il proprio negozio per la vendita online ed eventualmente l'autopubblicazione su carta con il marchio CreateSpace. La sola cosa di cui dovrà preoccuparsi l'autore è la "discoverability" (scopribilità), cioè la possibilità che i lettori potenziali vengano a conoscenza della sua opera. Lo scrittore che si autopubblica allo stesso tempo si autolegittima: costituisce in rete la sua reputazione attraverso blog e social network.

2010 2015


I grafici a torta mostrano come, in soli 5 anni, grazie ai servizi come quello di Amazon, i titoli autopubblicati sul digitale siano aumentati moltissimo, dall'1,2% del totale al 41%, a differenza di quelli cartacei, aumentati solo del 2%.

Nel nuovo contesto sociale dei social network, le raccomandazioni e le recensioni su internet sostituiscono il consiglio del libraio e della rivista letteraria. Le recensioni dei clienti offrono l'illusione della realtà e sono fondamentali per imporsi nel mondo del self-publishing; inoltre portano l'autore a migliorare la sua opera, pubblicando una nuova versione dell'ebook aggiornata che viene distribuita gratuitamente a chi l'abbia precedentemente acquistato.
Il social network Goodreads, acquistato da Amazon nel 2013, consente ai lettori digitali di vedere cosa stanno leggendo i loro amici, scambiarsi opinioni e condividere le sottolineature degli ebook. Ancora più importante è il sito Wattpad che è sia un social network per autori e lettori, sia una piattaforma di condivisione di storie inedite (fan fiction): l'autore crea l'opera e i lettori rispondono attraverso commenti, video, colonne sonore. Attraverso i social network, gli autori si costruiscono una piattaforma di lettori e diventano scopribili. Un numero sempre crescente di editori è alla ricerca di giovani scrittori che hanno pubblicato e hanno avuto successo all'interno di una piattaforma, dimostrando così una chiara mancanza di volontà da parte della grande editoria di aiutare autori che non sono immediatamente scopribili.

Digitale o cartaceo?

I due temi fondamentali nell'analisi della lettura digitale sono:
1. la chiusura degli "ecosistemi" aziendali, in particolare Kindle;
2. la differenza tra possedere un libro e ottenere in licenza d'uso un ebook.

Nel dicembre 2011, Amazon ha approfittato del periodo natalizio per lanciare in Italia il proprio "ecosistema" del libro elettronico, presentando il negozio Kindle Store e il dispositivo di lettura Kindle 4. Un «ecosistema digitale» prevede che tutto avvenga al suo interno (in economia si usa il termine lock-in, "chiudere dentro"): il lettore non può leggere i suoi ebook al di fuori dell'ecosistema Kindle. L'operazione è innanzitutto illegale perché gli ebook non sono beni di cui dispone liberamente ma solo licenze d'uso. Inoltre sono protetti dal DRM (Digital Rights Management), tecnologie che limitano la lettura di un testo elettronico solo a una serie di dispositivi approvati. Quindi, mentre i libri si possono regalare, prestare e rivendere, gli ebook sono offerti in licenza d'uso e non ci appartengono realmente. Tuttavia:

L'ebook non è mai esaurito e non è mai in ristampa, quindi è sempre disponibile. Produrre e distribuire un ebook ha "costo marginale zero", vale a dire che non c'è alcuna differenza tra produrre/distribuire una o mille copie di un ebook. Il libro di carta che ha avuto un inaspettato successo può non essere più disponibile sul mercato per un certo periodo, il tempo impiegato per la ristampa.

L'ebook non va mai in resa. Le copie invendute digitali fondamentalmente non esistono: c'è un'unica copia indefinitamente duplicabile. Il libro di carta invenduto viene reso al distributore: l'editore non guadagna sul titolo, paga al distributore la gestione delle rese e, nel caso peggiore, sostiene anche le spese del macero.

L'ebook è duplicabile con facilità a costo zero. Copiare e distribuire un testo digitale costa poco: l'ebook è indefinitamente riproducibile, non si usura durante il processo di duplicazione e la copia non è di qualità inferiore all'originale. Il libro di carta non può essere duplicato con facilità: fotocopiato integralmente, oltre a essere un'operazione dispendiosa, è illegale (nel caso in cui il testo sia protetto dal diritto d'autore).

L'ebook è un bene non esclusivo. Tutti possono usufruire dello stesso ebook, trattandosi di una duplicazione dell'originale, e può essere letto nello stesso momento da più persone che si trovano in luoghi differenti, condividendo con gli altri commenti e pensieri a riguardo. Il libro di carta è un bene esclusivo: una stessa copia può essere letta da una sola persona alla volta, ad eccezione di situazioni particolari come la lettura al alta voce.

Per concludere, l'ebook consente di ricercare parole e trovare con facilità i passi ritenuti dal lettore più interessanti, è una sorta di piccola libreria tascabile; ma il libro cartaceo ha altri vantaggi: è resistente, non deperibile con l'uso, durevole e ha una buona usabilità, vale a dire che non ha bisogno di una batteria interna per funzionare e regala una lettura più piacevole e meno stancante per gli occhi.
Secondo una recente indagine, i ragazzi inglesi, "nativi digitali", preferiscono la carta per il piacere di tenerla in mano (51%), per la non restrizione a un solo dispositivo (20%), per la possibilità di condividere il libro (9%) e di rivenderlo (6%).
Il motto "se l'hai scritto, va stampato" è un noto slogan promozionale che fa capire come il prestigio della carta continui a prevaricare su quello della pubblicazione in digitale.

Statistiche

Nel 2016 oltre 4 milioni di italiani hanno letto libri online o ebook. La diffusione dei libri in versione digitale e degli ebook potrebbe rappresentare un nuovo canale di accesso alla lettura, ma a quale prezzo? Il libraio si vede fallito nel giro di qualche anno per i troppi Kindle visti in mano ai giovani; con il self-publishing l'editore viene messo da parte e con esso anche il "filtro editoriale", sostituito dalle recensioni online da parte di utenti; cresce il ruolo dei social network dedicati alla lettura, come Wattpad e Goodreads, a danno delle biblioteche che ricevono sempre meno finanziamenti e non riescono a stare al passo con le ultime uscite. Tutto questo lascia presagire un'imminente "morte" del libro per come l'abbiamo sempre conosciuto.

Illustriamo ora la situazione con l'uso dei grafici.

I titoli disponibili in formato digitale sono in netto aumento: dai 3.202 del 2010 si passa ai 41.538 del 2016. In aumento sono anche i formati in cui ciascun ebook è disponibile sul mercato (pdf, epub, mobi). Cresce il numero delle vendite e, di conseguenza, dei lettori "digitali", da 1 milione nel 2011 ai 5 milioni nel 2015, per poi subire un leggero decremento nel 2016.


Con l'avvento dell'ebook, subisce una lenta diminuzione la soglia dell'età media dei lettori, sia uomini che donne, dovuta, per l'appunto, alla diffusione degli e-reader soprattutto tra i più giovani.

Età media Confronto Donne e Uomini

Diminuisce nettamente la distribuzione di copie cartacee, in particolare negli anni della diffusione degli ebook in Italia (2012-2013), come anche è in leggera diminuzione la produzione libraria italiana: circa 6.000 libri in meno nel 2015 rispetto al 2011.
Qui è possibile vedere una panoramica delle differenze tra le varie regioni d'Italia, per quanto riguarda la produzione e la distribuzione di libri cartacei negli anni, oppure visualizzare l'andamento degli stessi dati nel tempo calcolati in generale su tutta la penisola.

2007 2011 2012 2013 2014 2015 Situazione Generale

Il numero di pubblicazioni cartacee, dal 2000 in poi, è rimasto più o meno costante, specialmente per i grandi editori. L'avvento del digitale si fa sentire invece sugli editori più piccoli che diminuiscono di anno in anno le pubblicazioni.


Nel grafico seguente è possibile vedere quali sono i generi letterati più pubblicati dal 2002 al 2010. Il genere più diffuso è quello di romanzi e racconti, che ha anche conosciuto un lento incremento negli anni.

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

In particolare è interessante il caso della narrativa. Essendo il genere più diffuso, è anche quello che maggiormente attrae i nuovi scrittori, i quali, negli anni più recenti, hanno potuto usufruire sempre di più del self-publishing, come esplicitato nell'introduzione. Non a caso dal 2010 al 2015 si è notato un calo nella pubblicazione di racconti e romanzi su carta stampata, in favore di un aumento di ebook di questo genere.


Bisogna a questo punto cercare di capire se il libro compirà una quasi completa transizione al digitale nel giro di qualche anno, oppure se la carta e l'ebook convivranno come "supporti". La diminuzione delle vendite degli ebook e la diminuzione dei lettori "digitali" in anni recenti parrebbero sostenere la seconda tesi. Infatti, nonostante l'aumento dei titoli disponibili in ebook (dai 3.202 del 2010 ai 41.538 del 2016), le vendite di ebook sono diminuite dai 7 ai 6.5 milioni e i lettori "digitali", dopo il boom iniziale (da 1.1 ai 5 milioni), sono diminuiti a 4.5 milioni nel 2016. Sono cifre ancora molto alte, ma non sono sufficienti per dichiarare "morto" il libro cartaceo.