Dello stesso parere sono i possessori di auto elettriche che hanno risposto al nostro questionario. Su 26 persone che dichiarano di guidare un’auto elettrica, 21 ritengono insufficiente il numero di colonnine esistenti sul territorio nazionale e solo 5 (pari a meno del 20% del campione) lo considerano adeguato.
Le colonnine di ricarica elettrica presenti sul territorio nazionale sono poco più di 4000 in totale, con un evidente divario tra regione e regione.
Allo stesso tempo le colonnine più diffuse hanno una potenza inferiore a 22 kw, e richiedono pertanto tempi decisamente lunghi per una ricarica completa, mentre sono ancora in numero limitato i punti “fast” (oltre 22 Kw), e quelli “ultra fast” (oltre 50 Kw fino a 350 Kw) sono addirittura poche unità.
In realtà ci sono i primi segnali che su questo aspetto si sta cercando di recuperare il tempo perduto, dato che Enel ha messo a punto un “Piano Mobilità Elettrica”, che prevede un investimento di 300 milioni di euro per l’installazione di oltre 14000 colonnine entro il 2022. Inoltre nel 2018 è stato approvato, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, un accordo di programma "per la realizzazione della rete infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica” (Pubblicato in: GU Serie Generale n.141 del 20-06-2018).
A livello nazionale esistono varie applicazioni indipendenti che permettono di localizzare le stazioni di ricarica, fornendo anche informazioni più o meno dettagliate sulla tipologia delle colonnine.
Per fornire un efficace contributo alla soluzione del quesito, anche il nostro team ha realizzato un’applicazione idonea allo scopo, caratterizzata da un’impostazione diversa rispetto a quelle esistenti (la ricerca è basata su un itinerario anziché su un’area territoriale) e allo stesso tempo semplice da usare e da interpretare.
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L’ipotesi conclusiva, basata sui dati programmatici elaborati da aziende e istituzioni impegnate nel settore, esprime anch’essa una certezza:
la mobilità elettrica è destinata a decollare entro i prossimi 10 anni.
Con il procedere del lavoro e gli strumenti a disposizione, ci siamo resi conto che l’argomento è dibattuto, ma non sempre nei modi
adeguati e approfonditi, necessari per essere correttamente compreso da tutti. La carenza comunicazioni, informazioni e analisi corrette
può sorprendere, ma ad oggi è ancora una realtà.
Soprattutto il tema “eco-sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente”, se riferito all’auto elettrica, genera tuttora un dibattito
dai toni forti.
Inoltre sembra si tenga ancora poco nella dovuta considerazione il fatto che l’obiettivo da raggiungere richiede una sinergia
tra competenze industriali, investimenti pubblici e privati, strategie gestionali, incentivi e sgravi fiscali.
Saranno tutti questi fattori i paladini di una sfida che alla fine sarà quasi inevitabilmente vinta, ma che va affrontata con gli
strumenti adeguati e che per il momento è tutta da combattere.
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