Generazioni a confronto
GENERAZIONI
A CONFRONTO

INTRODUZIONE

Quante volte abbiamo sentito dire che i giovani di oggi vivono su internet?

La "Generazione 2.0" viene sempre di più accusata di aver perso interesse in tutto e di passare tutto il tempo libero a navigare sul Web.

Come possiamo vedere nei grafici sottostanti, nel giro di soli 12 anni, grazie all’avvento di nuovi dispositivi tecnologici avanzati e accessibili a tutti, l’utilizzo di internet da parte dei giovani è aumentato esponenzialmente.

Teenager No more Teen
Teenager No more Teen

Hanno quindi forse ragione?

Sono cambiati veramente così tanto gli interessi dei giovani?

Abbiamo quindi deciso di andare ad analizzare come i giovani di oggi, facendo distinzione fra chi ha dai 15 ai 19 anni (Teenager) e chi ne ha più di 20 fino ai 34 (No more teen), passano il loro tempo libero, andando a vedere quanto la situazione è cambiata negli anni.

UTILIZZO DEI COMPUTER

Uno degli strumenti utilizzati maggiormente nel tempo libero per navigare su internet (e quello che per primo ha permesso ai giovani di accedere al Web) è sicuramente il computer.

Quanto tempo passano i giovani davanti allo schermo?

Teenager No more Teen

Come possiamo notare dal grafico, la frequenza con cui i giovani utilizzano il computer non ha subito grosse variazioni nel tempo.
Possiamo sicuramente notare che la maggioranza, per entrambe le fasce d’età, fin dal 2005 utilizza il Personal Computer tutti i giorni (29% per i teenager, 35% per i no more teen), e la situazione varia "solo" dell’8% in un caso e del 10% nell’altro nel giro di 12 anni, seguito subito da chi lo usa una o più volte a settimana , il cui valore nel corso di poco più di un decennio varia di poche cifre.
Pochi sono i giovani di entrambe le fasce che lo utilizzano solamente qualche volta al mese, dove la percentuale rimane invariata: 4%.
Infine abbiamo, in netta minoranza, chi usa il pc qualche volta all’anno, dove anche qui il risultato né migliora né peggiora con il passare degli anni, rimanendo al 2% per tutti.

TV E RADIO

Quando si pensa all’avvento della tecnologia nella vita quotidiana e di come questa possa modificare le abitudini delle persone non si può non parlare di due "oggetti" che sono stati fra i primi dispositivi tecnologici entrati a far parte del quotidiano, quasi come dei "must have": stiamo parlando della televisione e del suo predecessore, la radio.
Abbiamo quindi messo a confronto l’utilizzo, in relazione alle fasce d’età già presentate in precedenza, di questi due dispositivi presenti da sempre nelle case degli italiani.

Teenager No more Teen

Analizzando i grafici di cui sopra si può subito notare come sia evidente il calo nell’utilizzo della radio prima in quelli che non sono più teenager ma successivamente, in maniera ancora più evidente, nei teenager.
Un calo così importante (nei teenager di parla quasi di una differenza del 20% tra il 2005 e il 2017) è dovuto principalmente all’avvento degli smartphone che, entrando sempre di più nell’utilizzo giornaliero di ogni persona (in particolar modo fra i ragazzi), permettono attraverso specifiche applicazioni di rimanere aggiornati in tempo reale e di ascoltare musica in ogni istante (cosa che prima avveniva solamente grazie alla radio e successivamente anche grazie alla televisione).
Si può quindi dire che la radio stia scomparendo piano piano ? Sicuramente la risposta a questa domanda a nostro parere non può che essere negativa, visto i dati che abbiamo in mano; tuttavia, nonostante il calo, la radio rimane comunque discretamente utilizzata anche al giorno d’oggi, seppur ormai dà idea di essere al termine del suo ciclo.
Parlando della televisione si nota subito come invece la visione sia differente; il suo utilizzo rimane sempre elevato arrivando addirittura a toccare il 96% nei teenager.
Allo stesso tempo però, bisogna sottolineare anche un calo di utilizzo negli ultimi anni da parte del pubblico più adulto (in particolare nel 2017) dovuto, anche in questo caso, all’arrivo di nuove tecnologie e servizi dediti alla fruizione di contenuti simili, e talvolta migliori, rispetto a quelli trasmessi dalla classica televisione, permettendone una rapida diffusione.

SPETTACOLI

Parliamo ora di quelle attività che più di tutte influenzano l’utilizzo del tempo libero sia dei teenager che dei più grandi: stiamo parlando degli spettacoli.
Cosa si intende con il termine spettacolo ? Questo termine viene spesso utilizzato in relazione a una rappresentazione artistica che avviene a beneficio di un pubblico e che può essere di diversa natura: teatrale, cinematografica, canora o musicale.
A questo proposito abbiamo deciso di mettere a confronto la partecipazione dal vivo a eventi di questo tipo sia dei teenager sia di quelli già un po’ più grandi prendendo in esame due anni in particolare: il 2005 e il 2016, considerate da noi come due annate abbastanza distanti l’una dall’altra per effettuare un confronto sensato.

Teenager No more Teen

Come si può notare dal grafico nonostante l’avvento della tecnologia e i cambiamenti delle abitudini che ne conseguono nel giro di 11 anni non ci sono grossissime differenze in entrambe le categorie;
Va però sottolineata una perdita abbastanza importante (si parla di circa un 7% in entrambe le categorie) nelle affluenze alle discoteche;
Una diminuzione simile di fruitori può essere visibile negli spettacoli sportivi: ciò è da attribuire probabilmente all’arrivo di piattaforme streaming (sia legali che non) e soprattutto al fenomeno della pirateria che solo nell’ultimo periodo sembra avere subito un duro colpo grazie alla chiusura di siti internet che sono stati rimpiazzati da numerose piattaforme legali le quali, attraverso l’acquisto di abbonamenti, permettono di assistere alle partite comodamente da casa e in qualsiasi altro luogo dotato di connessione internet.
Per quanto riguarda invece le altre categorie non si registrano particolari cambiamenti in nessuna delle due fasce.

QUOTIDIANI e LIBRI

Per la carta stampata non è un periodo roseo; la vendita dei quotidiani cartacei ha subito un forte crollo che solo in parte viene compensato dagli abbonamenti online ai siti internet degli stessi. È molto difficile oggi che il compratore accetti di pagare quello che ha già avuto gratis e disponibile in qualsiasi dispositivo personale.

Teenager No more Teen

Dall’osservazione del grafico si evince che la quota del 62% dei no teen che legge i quotidiani almeno una volta a settimana rimane pressoché stabile per i primi 3 anni (2005-2007) per poi avere un costante calo dal 2008 fino ad arrivare al 36% nel 2017.
La percentuale dei no teen che sfogliano cinque o più volte a settimana i quotidiani segue lo stesso andamento ma con valori decisamente più bassi: dal 2005 al 2011 rimane costante al 30% ma diminuisce fino al 19% nel 2017, anche se nel 2015 si ha un lieve rialzo al 27% eguagliando il valore precedente del 2012.

Per quanto riguarda la percentuale dei teenager che legge i quotidiani almeno una volta a settimana, essa parte con uno scarto negativo di 10 punti rispetto ai no teen, sebbene circa il 50% dei teenager rimanga per lo più costante dal 2005 al 2009 per poi registrare un calo abbastanza continuo fino al 23% del 2017 (eccezion fatta per il rialzo di un punto percentuale nel 2016).
I teenager che sfogliano cinque e più volte alla settimana i quotidiani assumono un andamento irregolare pur oscillando tra il 23% e il 17%. Gli anni con un forte calo sono il 2010 con il 16% e il 2014 con il 13% .

Dal 2010 in poi c’è un progressivo calo riguardante la lettura dei quotidiani poiché i giovani italiani preferiscono utilizzare i portali web d’informazione come Google news, Microsoft news, Flipboard... essi sono completamente gratuiti anche se talvolta i contenuti sono presi da altri portali e di scarsa qualità. I ricavi vengono realizzati in altri modi, con la pubblicità o con la vendita dei dati personali per profilazione e marketing.


Teenager No more Teen

Leggere almeno un libro per i teenager è un’abitudine che non passa di moda: il grafico difatti mostra un andamento abbastanza equilibrato registrando una certa flessione nell’arco di tempo che va dal 2013 al 2016 per poi risalire al 54% nel 2017 (stesso valore del 2005!).
La percentuale dei teen che legge da uno a tre libri è sempre inferiore a quella dei teen che leggono almeno un libro; raggiunge come differenza massima il valore del 13% nel 2006 e solo nel 2016 riesce a superarla, anche se di un solo punto percentuale.

I no teen leggono meno frequentemente libri dei teen, anche perché forse molti di loro dispongono di minor tempo libero a causa degli impegni lavorativi.
Dal 2005 al 2012 leggere almeno un libro si mantiene stabile intorno al 51% ma nei successivi tre anni si ha una decrescita che culmina al 43% del 2016, risalendo però al 45% nel 2017. La percentuale dei no teen che legge da uno a tre libri è sempre inferiore dal 2005 al 2012 a quella dei no teen che leggono almeno un libro, raggiungendo come differenza massima il valore del 7% nel 2009.
Dal 2013 c’è un’inversione di tendenza, poiché la quota dei no teen che legge da uno a tre libri aumenta notevolmente uguagliando e addirittura superando quella di coloro che leggono almeno un libro.

I teen sono la fascia di lettori più forte grazie allo stimolo che viene dato nelle scuole, dall’uso delle nuove tecnologie (e-book e audiolibri) e anche dalla voglia di conoscere in maniera più dettagliata le storie viste nelle serie tv e i film di successo ("Il trono di spade",la saga di "Star Wars", l’universo "Marvel"...)

CONCLUSIONI

Quindi è vero che i giovani hanno cambiato le proprie abitudini dopo l’avvento di Internet?

Sono veramente andati alla deriva come vengono accusati dalle passate generazioni?
Con i dati alla mano, possiamo smentire le affermazioni riportate nell’introduzione, ovvero che la nuova generazione si sia allontanata dal mondo reale per dedicarsi totalmente all’universo del Web.
Le abitudini non sono state stravolte in maniera eccessiva rispetto alla precedente, se non per pochi ambiti.
Possiamo osservare dai grafici che continuano ad interessarsi alla cultura e a divertirsi allo stesso modo. Gli unici cambiamenti sostanziali sono nell’ascolto della radio e nella lettura dei quotidiani, ma possiamo affermare quasi con certezza che questo sviluppo negativo sia dovuto all’evoluzione della tecnologia e quindi all’arrivo di nuove piattaforme digitali per ascoltare musica (come Spotify, YouTube o altre piattaforme) e di nuovi modi per leggere le news anche gratuitamente online abbandonando il vecchio quotidiano cartaceo.

ABOUT

Questo progetto è stato realizzato per l’esame di Laboratorio e Progettazione Web (LPW) A.A. 2017/18 da:
Alessandra Falabella (MATR: 546307),
Francesco Spagnoli (MATR: 552452),
Roberto Olinto Barsotti (MATR: 544633).