L'Italia che (non) legge

“I libri ci danno un diletto che va in profondità,
discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta
di familiarità attiva e penetrante”

Francesco Petrarca

Comunemente si pensa che negli ultimi tempi la lettura sia in crisi, soprattutto nei giovani che
spesso leggono per studio e non per piacere oppure preferiscono svolgere altri tipi di attività.
Con questo sito vogliamo analizzare il fenomeno e capire se questa 'credenza' sia vera o sia semplicemente
un'opinione ampiamente diffusa

I Lettori

L'andamento dei lettori in Italia

L’analisi dello stato della lettura in Italia è stata iniziata prendendo in considerazione innanzitutto il numero dei lettori che hanno più di sei anni e che hanno dichiarato di aver letto almeno un libro nei precedenti dodici mesi degli anni esaminati, ricorrendo all’ausilio dei dataset resi pubblici dell’Istat per il periodo considerato 2008-2017, tenendo conto del numero totale di essi e, successivamente, suddivisi per sesso. Una volta disposti i dati nel grafico si è potuto notare che, nel complessivo, il numero dei lettori totali in Italia, soprattutto dal 2012 in poi, tende a diminuire, sebbene quello relativo ai lettori di sesso maschile e femminile si mantengano più o meno constanti. In quest’ultimo caso, si può ben distinguere la netta maggioranza di lettrici rispetto agli uomini, nonostante questi, in particolare nell’ultimi anni, abbiano registrato un rialzo, invertendo una tendenza in negativo che si era mantenuta inalterata almeno fino agli anni ’80 dell’ultimo secolo, da correlarsi alla situazione e posizione sociale delle donne stesse. Prendendo visione del numero totale riportato dall’Istat si può notare che esso risulti maggiore rispetto a quanto riportato da indagini precedenti, in quanto, probabilmente, esso, tuttavia, non tiene conto di quelli che l’agenzia classifica come lettori “morbidi” o inconsapevoli, circa sette milioni solo per il 2010; per questi ultimi hanno «ma a quesiti specifici risulta che hanno letto con obiettivi diversi dalla lettura», guide turistiche, libri di cucina, manuali di bricolage, etc.



Dalla mappa si può osservare come il maggior numero di lettori sia concentrato in Lombardia, con circa 7 milioni di lettori: questo dato può essere giustificato con l’alta densità di popolazione della Lombardia, di circa 10 milioni, e con la presenza di una metropoli come Milano che conta circa 2 mila abitanti per (fonte: wikipedia.com). Un altro motivo che può giustificare questo forte tasso di lettori è il sistema bibliotecario lombardo che è uno dei più efficienti fra quelli italiani, in cui si registrano i tassi di prestiti più elevati di tutta la Penisola. L’alta densità di popolazione potrebbe spiegare anche il gran numero di lettori in altre regioni. Nel Lazio, per esempio, con la presenza di Roma, si concentrano quasi quattro milioni di lettori. Al Sud e nelle isole invece, i lettori sono numericamente minori rispetto al Nord, ma, in realtà, questa constatazione non è del tutto vera in quanto al Sud la densità di popolazione risulta minore, quindi si può affermare che soprattutto in Campania e Sardegna c’è una forte presenza di lettori.

Produzioni Librarie

Secondo quanto emerge dai dati AIE (Associazione Italiana Editori) per gli anni considerati 2009-2017, eccettuati i dati del 2012, che risultano mancanti, viene messo in luce l’andamento finalmente in positivo del mercato italiano dopo un evidente periodo di crisi, relativo agli anni 2012-2016 ed iniziato già nell’anno 2011, dopo un crescente aumento relativo al biennio precedente. “Un popolo di santi, poeti e navigatori”, ma, a quanto pare, soprattutto di scrittori, se si considerano i dati, riportati dall’AIE, relativi ai diritti d’autore italiani venduti all’estero dall’inizio degli anni 2000 ad oggi. Analizzando il grafico realizzato, si può notare come, se nel 2001 essi erano assai limitati, l’andamento delle vendite si è stabilito in salita: secondo l’analisi dell’Associazione stessa « nel 2001 si vendevano all’estero diritti per 1.800 titoli, nel 2010 4.217» mentre al 2016 si registra l’aumento dell’11,7% rispetto all’anno precedente.

Nei grafici in esame, si è cercato di analizzare in una certa specificità le novità editoriali relative unicamente all’anno 2017, i cui dati sono stati riportati sempre dall’AIE, e i numeri delle opere e tirature per il 2014, ultimi dati pubblicati ad oggi dall’Istat. Per quanto concerne le novità editoriali, nel 2016 il numero di attesta sui 66mila volumi a stampa, di cui la maggior fetta di mercato è stata occupata dalle opere di genere vario, ovvero tutti quei generi che non rientrano nella narrativa propriamente detta come manuali scolastici o libri di cucina, etc.; accanto a questi si attesta la crescente importanza della narrativa, in particolare fiction e non fiction pratica, mentre la narrativa per bambini e ragazzi, che occupa ugualmente una consistente fetta di mercato si ferma ad una percentuale in negativo rispetto all’anno precedente (dati AIE, relativi al 2017). Secondo i dati Istat del 2014, concernenti la tiratura delle opere scolastiche, della narrativa per ragazzi e delle opere di varia per adulti, è possibile riscontrare la netta predominanza di quest’ultima per quanto riguarda le opere date a stampa, in particolare le prime edizioni di esse; al contrario, i testi scolastici registrano un maggior numero di valori nel settore delle ristampe, mentre vengono estremamente limitate le edizioni successive di un medesimo manuale, che si fermano al minimo numero di 180.

La lettura e l'Era Digitale

Con e-book si intendono dei libri in formato digitale fruibili attraverso vari dispositivi, quali e-book reader, smartphone, tablet e computer. Essi si diffondono già a partire dagli anni ’70-’80 del 1900, ma è solo dal 2007 che si impongono sul mercato librario e sulle abitudini di lettura degli italiani. Il 2007 è difatti segnato dall’avvento di uno dei principali e-book reader, Amazon Kindle, nato con lo scopo di permettere la lettura di libri digitali; a partire dal 2010, inoltre, con la nascita dell’iPad e dei tablet, e la conseguente diffusione degli smartphone, si assiste ad un aumento di coloro che leggono sullo schermo di un dispositivo. Negli anni 2010-2016, il mercato degli ebook cresce in modo notevole, senza alcun calo: aumentano sia il numero di libri pubblicati, sia, di conseguenza, il fatturato prodotto dalla vendita dei libri.





In appena tre anni, tra il 2014 e il 2017, i libri digitali hanno conquistato una grossa fetta di lettori, che si sono adeguati ai nuovi metodi di lettura, convertendosi ad una lettura ibrida, che si basa su libri cartacei, e-book e audiolibri. Questo incremento degli e-book è un’ulteriore prova della diffusione sempre più ampia degli e-book nel mondo dell’editoria e nelle abitudini di lettura degli italiani.







L’aumento di lettori di opere in digitale e la massiccia diffusione di internet hanno portato anche ad una evoluzione del sistema bibliotecario italiano. Secondo i dati Istat, le biblioteche sono sempre meno utilizzate per il prestito di libri cartacei e i fondi ad esse destinate si riducono sempre di più. Vi sono però sempre più biblioteche italiane che si rivolgono anche alla fetta di coloro che leggono libri in formato digitale, attraverso il prestito di e-book e giornali attraverso portali appositi. Due esempi sono la rete MLOL (Media Library OnLine) e la rete Indaco, in cui, previa registrazione in una biblioteca, si può ottenere accesso alle risorse disponibili online. Un esempio di sistema bibliotecario urbano, virtuoso sotto questo punto di vista, è quello di Bologna. Secondo i dati messi a disposizione dal Comune, i prestiti effettuati attraverso tale sistema sono aumentati notevolmente anno dopo anno, con un aumento di 20.000 prestiti in appena due anni, tra il 2016 e il 2017 Tra i sistemi bibliotecari che hanno aderito alla rete MLOL, si trova anche quello della Regione Toscana, mentre la reteINDACO contribuisce ad arricchire il catalogo, tra gli altri, del sistema bibliotecario calabrese e quello sardo.

Conclusioni

Gli italiani, si può dire, a tutti gli effetti che siano un popolo di non lettori, anche se, al contrario, sono un popolo di autori, capaci di distinguersi anche al di fuori della Penisola, all’interno dei mercati esteri del libro. Questa affermazione viene giustificata dal fatto che mentre i lettori scendono sempre di più o rimangono ad un livello medio basso, le case editrici pubblicano sempre più libri (circa 100 al giorno) e il mercato editoriale si mantiene abbastanza stabile, probabilmente grazie all’aumento dei prezzi dei libri. Tuttavia, negli ultimi anni grazie alla digitalizzazione si è affermata sempre di più la lettura sui supporti digitali, i cosiddetti ebook, che permettono di leggere una grande quantità di libri ad un prezzo ridotto e su un supporto leggero e portatile. Infatti, a partire dal 2010, il mercato degli ebook è aumentato vertiginosamente e sempre più persone preferiscono leggere su questo supporto.

About

Sito realizzato da Alice Isola (Matr.545007) ed Erica Cau (Matr.545126)
studentesse del corso di laurea in Informatica Umanistica (L–10–DM270) dell'Università di Pisa per
l'esame di Basi di Dati (BDD) e Laboratorio di Progettazione Web (LPW)
dei professori Patrizio Dazzi e Andrea Marchetti a.a 2017-2018

ali eri

Fonti

Per la raccolta dei dati sono stati utilizzati i seguenti siti:
Rapporti annuali sullo stato dell'editoria in Italia
Dataset pubblici Istat alla sezione "Cultura comunicazione e viaggi"

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