I numeri dello sport italiano
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Il movimento sportivo in Italia tra il 2008 e il 2016

L'indagine è stata realizzata con lo scopo di fornire un quadro generale sul movimento sportivo italiano tra il 2008 e il 2016, regolamentato dalle 45 Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e dalle 19 Discipline Sportive Associate (DSA) riconosciute dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Di seguito verranno illustrati i numeri dello sport italiano, oltre ai relativi confronti temporali tra le diverse componenti. I dati sono fortniti dal Centro Studi e Osservatori Statistici per lo Sport della CONI Servizi SpA, che effettua annualmente, ormai dal 2007 (con cadenza biennale dal 1981) indagini statistiche inerenti allo sport italiano, tra le quelle comprese nel Programma Statistico Nazionale del SISTAN (Sistema Statistico Nazionale), che raccoglie l’insieme delle rilevazioni statistiche d’interesse per il Paese. L'elaborazione dei dati acquisiti in seguito all'attività di monitoraggio, in riferimento alle società sportive, agli operatori e agli atleti tesserati, è indispensabile per delineare un panorama articolato del movimento sportivo che fa capo al CONI, da cui nascono riflessioni sulla diffusione territoriale, sull’evoluzione temporale e sull’articolazione dei diversi sport praticati in Italia.

Prospetto riepilogativo FSN-DSA 2016

FSN e DSA, percentuali a confronto

I due grafici a torta mettono a confronto, da un lato per le Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e dall'altro per le Discipline Sportive associate (DSA), le relative percentuali di appartenenza per le 8 categorie di rilevazione osservate. Vediamo chiaramente come gli atleti tesserati rappresentino la fetta più grande in entrambi i casi, con una percentuale comunque leggermente maggiore nel contesto delle DSA (85%). Situazione inversa se si osservano le percentuali dei dirigenti societari e dei tecnici, di poco maggiori nel caso delle FSN (9,7% e 4,5%). Per quanto riguarda le restanti categorie notiamo come, togliendo i dirigenti federali, che coprano una percentuale comunque più alta (0,7%) nel caso delle DSA, i restanti valori siano molto simili, tutto questo tenendo conto del fatto che, a livello numerico, i tesserati delle federazioni sono molti di più.

Serie storica delle categorie sportive dal 2008 al 2016

Serie storica in valori assoluti delle categorie sportive

Il grafico mostra la serie storica, in valori assoluti, delle società, degli operatori e degli atleti tesserati a partire dal monitoraggio del 2008 fino ad arrivare al 2016. Come abbiamo già visto gli atleti rappresentano la categoria dominante e in questo caso i tesseramenti sono andati in crescendo fino al 2012, anno del picco massimo, con quasi 4 milioni e 600mila atleti, per poi subire una leggera flessione nei due anni successivi. Il trend è nuovamente cambiato nel 2015, quando nel giro di un anno, il numero di tesseramenti ha raggiunto cifre simili a quelle del 2012. Osservando le restanti categorie troviamo cifre molto al di sotto del milione. Passando ai dirigenti societari, se eravamo partiti da un numero molto vicino ai 500mila elementi, non si può dire lo stesso del 2009, anno in cui si è scesi di circa 70mila unità. Dati leggermente in rialzo fino al 2011, che inversamente a quanto osservato con gli atleti, ha visto un vero boom di tesseramenti, con cifre che da li in poi sono rimaste simili, fino all'apice nel 2015, con 550mila dirigenti. Il numero dei tecnici è invece quasi sempre salito, non fosse per l'annata tra il 2012 e il 2013, in cui c'è stato un calo di circa 10mila unità. Da li in poi sempre in salita, fino al valore massimo di 251mila tecnici del 2016, indice di come recentemente questa categoria stia crescendo. Gli ufficiali di gara sono andati generalmente in crescendo, mentre i dirigenti federali sono oscillati dai 16mila ai 18mila elementi, ma il dato più interessante riguarda sicuramente le società. Dalle circa 65mila distribuite nel 2008 sul nostro territorio, il picco massimo si è avuto l'anno dopo, con cifre superiori alle 67mila unità. Successivamente il numero delle società è sceso, almeno per i due anni successivi, per poi crescere nuovamente tra il 2011 e il 2012. Da qui in poi c'è stato un crollo, con quasi 4mila società in meno attestate nel 2016, complice le difficoltà economiche che tutt'ora sta attraversando l'associazionismo sportivo.

Dove si pratica più sport?

Grafico delle regioni italiane ordinate in base alla percentuale di atleti nell'anno 2016

Può risultare interessante capire quali siano le regioni italiane con le maggiori percentuali di atleti. Come si può osservare nel grafico sovrastante la Valle d'Aosta guida questa particolare classifica, chiaro segnale di come la regione meno popolata d'Italia sia anche quella con la maggior attitudine alla pratica sportiva (15%). All'esatto opposto troviamo sorprendentemente la Campania, che con quasi 6 milioni di abitanti presenta anche la percentuale minore di atleti, circa il 4%. Sul podio compaiono inoltre altre due tra le regioni meno popolate, il Friuli V.G. E il Trentino, rispettivamente con l'11,8 e l'11.34% di atleti. A metà graduatoria si posizionano la Toscana, l'Abruzzo, la Sardegna e la Lombardia, una vera sorpresa, dato che, nonostante le strutture e una popolazione che supera i 10 milioni di abitanti, si trova solamente al decimo posto (8,5%). Discorso analogo per Lazio e Piemonte, la tredicesima e la quattordicesima forza per numero di atleti (7,5 e 7,62%).

Quali sono gli sport più praticati dai maschi e dalle femmine?

Maschi e femmine a confronto, quali sono gli sport preferiti?

Cliccando sul tasto blu è possibile visualizzare il grafico relativo agli sport ordinati per preferenze femminili, così da poter fare un confronto con gli sport prevalentemente maschili. I dati, relativi al 2015 e risultanti da una media ottenuta analizzando varie fasce di età, provengono dal report statistiche Istat del 2017 (http://www.primaonline.it/wp-content/uploads/2017/10/Praticasportiva20151.pdf) e le percentuali di ogni colonna non sono sommabili, in quanto ogni individuo può aver praticato più di uno sport. Sembra quasi scontato trovare il calcio al primo posto per quanto riguarda gli uomini, con il 38,5%, anche se c'è da dire che recentemente il calcio femminile sta crescendo molto nel nostro Paese, nonostante fino al 2015 fosse solo quartultimo nelle preferenze delle donne (1,2%), seguito solo da bowling, pesca e caccia. Sull'altro versante, il primo posto è occupato dal fitness, praticato dalle donne con una percentuale media del 38,7% contro il 15,6% maschile (dove si posiziona al quarto posto), con una forbice comunque meno ampia rispetto a quanto visto precedentemente. Gli sport acquatici trovano il conenso di donne e uomini, posizionandosi in entrambi i casi al secondo posto, seppur con una percentuale maggiore (26,1%) per quanto riguarda la componente femminile. Lo stesso vale per l'atletica leggera, il terzo sport preferito, che mette d'accordo maschi e femmine con valori pressochè identici. Viceversa, tra gli sport meno preferiti dagli uomini troviamo, analogamente a quanto visto nel grafico femminile, il bowling e la caccia, oltre alla danza, che però ha sicuramente più seguito tra le donne, essendo con il 16.8% il quarto sport più praticato, seguito al quinto posto dalla pallavolo (9% a fronte del 2,8% maschile). Probabilmente la sorpresa più grande è rappresentata, in questo caso, dalle escursioni, al sesto posto per quanto riguarda le femmine (8.6%) e quasi ai piedi della classifica maschile (3.8%).