Valle dei Templi - Agrigento

La Valle dei Templi è stata inserita come patrimonio dell’UNESCO. In questa valle incantata, coi mandorli fioriti, si trova il più imponente insieme monumentale di tutta la Magna Grecia. Anche in questa commistione tra l'ambiente culturale definito dall'uomo e dal paesaggio naturale è il fascino unico di questo sito. La valle dei templi è sicuramente la più importante testimonianza dell'antica cultura classica di questi luoghi. Riunisce i templi degli dei e delle dee oltre alla zona delle necropoli e dei santuari extra-moenia.

Isole Eolie - Messina

Proclamato nel 2000 dall'Unesco Patrimonio culturale dell'umanità, l'arcipelago delle Eolie è formato da sette isole: Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano. Esse offrono un record eccezionale di costruzione e distruzione vulcanica, e di fenomeni vulcanici. Studiate dal 18° secolo, le isole hanno fornito alla scienza della vulcanologia esempi di due tipi di eruzione (Vulcaniane e stromboliane) e, quindi, hanno un posto di rilievo nella formazione dei geologi da più di 200 anni. Tra queste, solo i vulcani di Stromboli e Vulcano sono ancora attivi. Nelle altre isole, comunque, si manifestano ancora caratteristiche attività vulcaniche come le fumarole. Il centro più grande dell'arcipelago è Lipari, che dista 24 miglia dalla costa siciliana.

Etna - Catania

Il vulcano attivo più alto d'Europa, posto sul lato orientale della Sicilia, tra i corsi dei fiumi Alcantara e Simeto, domina con la sua mole l'intera regione. Le spettacolari eruzioni, le infuocate colate di lava, suscitano da sempre l'interesse di scienziati e la curiosità di visitatori provenienti da tutto il mondo. Meta unica per gli escursionisti estivi in visita ai crateri attivi nelle aree sommitali, l'Etna offre in inverno la possibilità sorprendente di praticare, a pochi chilometri dal mare, gli sport sulla neve. Le escursioni a piedi si inerpicano lungo i sentieri del Parco, tra boschi e frutteti verdeggianti, fino alle quote più alte con affascinanti vedute di paesaggi lunari, colate laviche secolari, grotte e fumarole attive, svelandoci il fascino di questa straordinaria oasi naturale, già inserita nel 2013 nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO in qualità di "Vulcano tra i più emblematici e attivi del mondo".

Monreale - Palermo

Questa cittadina si formò lentamente nel corso del basso Medioevo sulle pendici del Monte Caputo, a 300 metri s.l.m., intorno all'abbazia benedettina e al monumentale Duomo. Sul fianco destro esterno della chiesa, si addossavano i corpi del convento benedettino, sec. XII, di cui rimane qualche brano. Integro è però il Chiostro, opera mirabile di enorme interesse artistico. Nel palazzo del Comune, del XVIII sec., si trova un interessante dipinto, la Natività e la Madonna col Bambino e Santi. La chiesa del Monte è decorata da pregevoli stucchi serpottiani, sec. XVIII. La chiesa del Collegio di Maria, sec. XVIII, ha pianta ottagonale e cupola sul presbiterio. Dalla piazza Guglielmo II, si va al Belvedere, con veduta sulla ex Conca d'oro, sculture nei viali, e la sede della Galleria civica d'arte moderna (varie opere di scultura e di pittura).

San Vito Lo Capo - Trapani

Il borgo, di tradizione marinara con poco più di 3.000 abitanti, si è sviluppato intorno all'antica fortezza saracena, in seguito trasformata in santuario dedicato a San Vito. Oggi l'attività principale è il turismo. Le sue viuzze ornate di fiori, il pesce fresco, i profumi intensi e i suoi panorami caraibici vi offriranno una vacanza indimenticabile, proprio come la sua cucina, con il couscous a far da primo e l'originale caldo-freddo da dessert. Eh sì! Perché chi viene a San Vito lo fa soprattutto per il suo mare e la sua spiaggia: quasi tre chilometri di sabbia dorata, bella da fare invidia ai più rinomati paradisi dei mari del sud. Il lungomare consente di passeggiare a pochi metri dalla battigia della spiaggia e così anche la strada che porta all'altissimo dopo aver superato i due moli del porto. Una strada panoramica attraversa l'altopiano offrendo alla vista lo splendido paese e il suo golfo. Per chi ama, poi, le passeggiate a cavallo o il trekking c'è solo da scegliere tra l'infinita serie di maneggi e di accompagnatori esperti che assicurano rilassanti cavalcate per la campagna invasa dal sole e dalle margherite. L'ascensione del Monte Monaco (532 metri) è una esperienza interessantissima per la possibilità di incontrare tanti esemplari di flora endemica e, infine, di godere di un paesaggio bellissimo con lo sguardo che può spaziare sui golfi di Cofano, San Vito e Castellammare, fino a scorgere nelle giornate più limpide l'isola di Ustica.

Piazza Armerina - Enna

A Piazza Armerina si lega la Villa Romana del Casale, uno tra i più insigni ritrovamenti archeologici della Sicilia. Per la decorazione della sua prestigiosa residenza di campagna, il padrone della villa fece venire dall'Africa valenti mosaicisti che per cinque anni si dedicarono alla creazione di splendidi mosaici che ancora oggi ci danno un'immagine vivida della vita romana e della mitologia di quel popolo. Su una superficie di ca. 3500 mq si susseguono infatti scene di caccia e di danza, personaggi mitologici ed animali, pescatori ed ogni sorta di piante e frutti, modelli e capostipiti di uno stile di mosaici che nei secoli seguenti ebbe ampia diffusione in Italia, Francia e Spagna. Arabi e normanni vissero, secoli dopo, fra queste mura, apportando tutte le modifiche che ritennero necessarie per adattare l'antica villa alle loro esigenze, causando anche danni, purtroppo, alle originarie strutture. Tra gli ambienti di particolare interesse le terme, che si sviluppano in varie stanze, e che, oltre ai mosaici, mostrano tracce del sistema di approvvigionamento idrico della villa; l'ambulacro della grande caccia, decorato con scene di caccia e cattura di fiere; la sala delle dieci palestrite, nel cui pavimento sono raffigurate ginnaste intente a vari sport; gli appartamenti del signore della villa, nei quali, fra l'altro, vi sono la decorazione di Ulisse e Polifemo e la celebre "scena erotica".

Taormina - Messina

Le origini della città si possono far risalire alla preistoria: nella tarda Età del Bronzo un gruppo di siculi si stabilì in cima ad una collina di fronte al mare sulla costa jonica della Sicilia. Nel piccolo centro urbano di Tauromenion trovarono rifugio nel V secolo a.C. gli abitanti di Naxos, distrutta da Dionisio I di Siracusa. Quest'ultimo la occupò nel 392 a.C. Seguì le vicende della Sicilia greca e romana. Con i bizantini le sue sorti, alquanto decadute, si risollevarono, e fu una delle ultime città a soccombere agli arabi, nel 902. La dominazione islamica fu sempre mal tollerata, tanto che la cittadinanza insorse due volte. Dopo la seconda rivolta, nel 969, fu decretata la distruzione della città, cui sopravvisse solo la fortificazione a protezione di Naxos, chiamata Tambermin. Nel XIII secolo, a seguito della fondazione di alcuni conventi, anche Taormina rinacque a nuova vita, rimanendo tuttavia sempre poco più che un villaggio. La sua fortuna ebbe inizio nell'Ottocento, quando, dopo la visita di Goethe che ne cantò le bellezze in tutta Europa, divenne quasi un must tra le tappe del 'Grand Tour'. I viaggiatori del secolo scorso furono gli antesignani dei numerosissimi turisti che ogni anno visitano Taormina, capitale del turismo siciliano.

Ragusa

La cattedrale è dedicata a San Giovanni, si eleva imponente presso l'incrocio dei due viali principali di Ragusa superiore, via Roma e Corso Italia. Fu costruita a partire dal 1694 e prospetta con un'ampia terrazza pensile sulla piazza San Giovanni. La larga e movimentata facciata è affiancata da una massiccia torre campanaria terminante a cuspide. Il Giardino Ibleo è il parco comunale a Ragusa Ibla. Al suo interno c'è la Chiesa di San Domenico. Poco lontano la Chiesa dei Cappuccini, la cui importanza è legata al fatto che in essa è conservato un trittico dipinto da Pietro Novelli e l'antico portale della diruta chiesa di San Giorgio Vecchio, pregevole esempio d'architettura gotica. Il Duomo, intitolato a San Giorgio, domina alto sulla piazza Duomo dalla cima di un'imponente scalinata che conduce al portale sormontato da bellissimi altorilievi raffiguranti scene dal martirio di San Giorgio. La facciata altissima e slanciata è un capolavoro di Rosario Gagliardi. All'interno, a croce latina, spicca il maestoso organo Serassi. Oltre agli archi e alle volte decorate, risaltano 33 vetri istoriati, dodici dei quali rappresentano episodi del martirio di San Giorgio, il santo protettore di Ibla.

Noto - Siracusa

Ideata come un grande teatro senza quinte, concepita come città libera ed aperta, movimentata e continua, Noto risorse sontuosa e superba, sul declivio del colle Meti, alle pendici meridionali dei monti Iblei. La vicenda architettonica della nuova città fu dominata tre diverse personalità che conferirono alla città un'impronta originale che esula dal rigido linguaggio barocco, arricchendolo di elementi rinascimentali, spagnoleschi e neoclassici e dando vita ad uno stile fantasioso e sognante. La cattedrale, che sorge in cima ad una monumentale scalèa. Di fronte alla cattedrale si trova Palazzo Ducezio, sede del Municipio. Poco lontano si trova Palazzo Villadorata. L'ampia facciata è movimentata con figure antropomorfe e zoomorfe tra volute ed arabeschi, che rappresentano la manifestazione più accentuata del barocco netino. Ogni anno, nel mese di maggio la via che costeggia la cattedrale è protagonista di una tradizionale "Infiorata": squadre di artisti dispongono fiori mediterranei per ornare il suolo della strada con miliardi di petali variopinti.