L’E-commerce nell’UE

La nascita...

Nel 1995 nasce eBay, il portale che rivoluzionò il modo di fare e-commerce.
Vendere su e-bay è semplicissimo, basta inserire un semplice annuncio per trovare qualcuno interessato all’acquisto.

La fine degli anni ’90 vede la nascita di altri due colossi dell’e-commerce, come PayPal, un servizio per effettuare pagamenti online e Alibaba, che superò il volume di vendite di Amazon ed eBay. Il boom del settore negli anni 2000 avviene nello scenario di una progressiva diffusione della linea ADSL ad alta velocità.
Il termine e-commerce oggi indica un’attività di acquisto di beni e servizi su Internet. Tra i siti che offrono tali servizi attualmente, i più celebri sono: Amazon, Zalando, ePrice, AliExpress, GearBest.

... e l’evoluzione dell’e-commerce


L’e-commerce è entrato silenziosamente nella vita di tutti i giorni da diverso tempo, e oggi è un servizio comune alla maggior parte dell’ utenza di internet. Dall’analisi condotta in questa sede è possibile studiare l’evoluzione che il mercato online, specializzato in diversi settori, ha avuto durante gli ultimi sette anni e quale sia la fascia d’età d’utenza più interessata a questo tipo di servizio.

A differenza di come alcuni celebri colossi dell’e-commerce oggi potrebbero averci fatto pensare, la diffusione di questo metodo di mercato non è stata costante in ogni settore. Si può osservare infatti, che i settori storici, come ad esempio quello dei libri, viaggi e biglietti per eventi, negli utlimi anni hanno subito una battuta d’arresto a livello di popolarità tra l’utenza europea, mentre in Italia si può anche riscontrare un effettivo calo. Altri settori, che più di recente hanno iniziato a far parte del mercato online, di recente hanno visto crescere sensibilmente la loro popolarità tra l’utenza.

Libri

Vestiti

Beni per la casa

Elettronica

Cibo

Biglietti

Viaggi

Tutti i prodotti

Situazione del 2017 nell’UE


In questo grafico possiamo osservare le percentuali di individui che acquistano i diversi prodotti in tutta l’Unione Europea, si possono paragonare le diverse situazioni negli stati e individuare quali sono i settori più forti e quelli più carenti.


Confronto Europa-Italia

Analisi dell’andamento negli ultimi anni

Con questo grafico si vuole mettere a confronto il livello di diffusione che l’e-commerce ha avuto nei vari settori nel corso degli ultimi sette anni.



  • È possibile notare come il confronto tra Italia e Europa sia quasi paritario e costante negli anni nel caso in cui si parli di settori che sono entarti a far parte del commercio elettronico dagli albori.
  • Si può notare come la crescita dei settori come quello dei beni per la casa e dei vestiti progrediscano costantemente nel corso degli anni.
  • Il settore dell’elettronica invece ha subito un evidente calo durante alcuni anni (2012 e 2016), per poi crescere nuovamente nel 2017.
  • Per quanto riguarda i viaggi, sembra esserci stato un picco nel 2011, in cui l’Italia arriva a superare la media europea, per poi di nuovo scendere sempre di più con il passare degli anni.
  • Nuovi settori, come ad esempio quello del cibo, faticano ancora ad affermarsi nella nostra penisola, mentre in Europa sembrano già essersi abbondantemente diffusi.



  • Per quanto riguarda il settore dei libri In Europa, erano in testa i paesi del Nord, insieme a Austria e Germania, con una media di individui che hanno acquistato prodotti di questa categoria online intorno al 40%.
  • Osservando le percentuali nel campo dei viaggi la situazione diventa più omogenea nei paesi del Nord e dell’Europa dell’Ovest, mentre la percentuale di individui che acquistano viaggi diminuisce nettamente nei paesi dell’Europa dell’Est.
  • Nel settore dell’abbligiamento i paesi dell’Est (Romania, Bulgaria, Polonia) raggiungono una percentuale di individui intorno al 70% mentre l’Italia rimane al 39%.

Confronto Europa-Italia


Questo grafico permette l’analisi delle percentuali degli individui che hanno usufruito dei servizi di e-commerce per l’acquisto dei diversi prodotti.
Il confronto mira ad evidenziare le differenze tra la popolazione europea e quella italiana, in modo da mostrare il progredire della popolarità dei diversi settori tra gli acquirenti.


Confronto Europa-Italia

Chi sono gli acquirenti che preferiscono i siti di e-commerce al negozio tradizionale?

Tramite questo grafico è possibile studiare quali sono le fasce d’età più solite all’utilizzo del mercato online. Si può notare che i picchi di utilizzo generalmente cambiano a seconda del prodotto, ma si potrebbero estrapolare alcuni pattern interessanti.
Sia in Italia che in Europa, i settori che sono maggiormente cresciuti all’interno dell’e-commerce sono: viaggi, beni per la casa e abbigliamento.


Alcune curiosità



  • Per quanto riguarda il settore dell’abbigliamento, sia in Europa che in Italia, nell’arco di tempo che va dal 2010 al 2017, possiamo riscontrare un aumento della percentuale individui che acquistano online, in particolare nelle fasce di età più giovani (16-24, 25-34).
    La vendita online di abbigliamento ha riscosso successo negli ultimi anni grazie a un abbassamento del prezzo medio dei prodotti rispetto a quello dei negozi, a un numero maggiore di aziende che vendono online e a una generale tutela del consumatore e del suo diritto di recesso.
  • Il settore dei viaggi, mentre in Europa si è mantenuto abbastanza stabile nel corso degli anni, in Italia ha subito un innalzamento delle percentuali di acquirenti nel 2010 (la fascia di età tra 55-64 anni arriva al 54%) per poi calare sempre più negli ultimi anni.
    Ciò è dovuto al fatto che gli Italiani si trovano più a loro agio nel recarsi in strutture “fisiche”, che grazie ai loro rapporti di collaborazione con hotel, compagnie aeree e tour operator, forniscono offerte speciali in anticipo rispetto ad internet. Si potrebbe aggiungere che spesso le tariffe sono migliori, poichè spesso le agenzie basano i loro prezzi su contratti più o meno fissi che rendono il prezzo pressochè invariato.
    Le agenzie di viaggio inoltre si occupano delle pratiche inerenti al visto, forniscono informazioni sugli eventuali vaccini da fare, sui rischi per la salute e la sicurezza nel paese di destinazione.
    Mentre in alcuni paesi europei rivolgersi ad agenzie online è divenuta una prassi ormai ben consolidata, in Italia i consumatori preferiscono avere contatti diretti faccia a faccia.
  • La percentuale di individui che acquistano beni per la casa è aumentata sia in Europa che in Italia.
    I picchi più alti si trovano tra i 25 e i 64 anni, questa fascia infatti comprende la maggior parte delle persone che vivono in maniera indipendente o con un proprio nucleo familiare, per questo si prestano maggiormente all’acquisto di prodotti utili alla famiglia e alla casa (dal mobilio ai detersivi), rispetto ai più giovani.
    Aiutano a crescere la vendita online in questo settore i prezzi vantaggiosi rispetto a quelli dei negozi e dei supermercati.
  • Per quanto riguarda il settore dei libri, sia in Italia che in Europa, rimane più o meno stabile la percentuale di acquirenti dal 2010 al 2017 nelle diverse fasce di età. L’unica eccezione è costituita dalla fascia 16-24 anni in Italia che ha subito un leggero incremento.
    Nel nostro paese infatti i giovani che acquistano tramite siti online passa dal 19% (2010) al 28% (2017), grazie non solo alla facilità con cui si possono reperire libri online, gli sconti vantaggiosi e le numerose piattaforme che se ne occupano (Amazon, Feltrinelli, Ibs, ecc.), ma anche grazie alla diffusione di ebook e di e-reader (Kindle, Kobo, ecc), che a partire dal 2010 si sono pian piano affermati e diffusi.

Differenza di acquisti tra uomini e donne

In generale si può osservare le percentuali di individui in base al sesso variano a seconda del prodotto preso in considerazione e della fascia di età.
Mentre i gap più evidenti sono nei settori dei vestiti e dell’elettronica, per altri settori come viaggi e biglietti le percentuali rimangono molto simili sia in Italia che nell’UE, nel corso degli anni.


Alcune curiosità



  • Per quanto riguarda il settore dell’elettronica si rileva che nel corso di questi ultimi 7 anni sono gli uomini ad essere i maggiori interessati.
    Da notare però che negli anni più recenti la percentuale di donne che acquista in questo settore sta aumentando, infatti in generale il maggior numero di acquirenti si colloca nella fascia d’età compresa tra i 16 e i 24 anni, probabilmente maggiormente interessati alle nuove tecnologie (smartphone, computer, videogames, ecc) e più facilitati nell’utilizzo dei dispositivi e delle applicazioni per l’acquisto online.
  • Le donne primeggiano nell’acquisto dei libri, è in testa la fascia d’età tra i 55-74 anni, mentre la media europea ha i valori più alti in quella tra i 25-54 anni.
  • Un altro settore che vede in testa le donne è quello dei vestiti.
    Si rileva che le donne già dal 2010 risultano maggiormente interessate ad acquistare vestiti online mentre gli uomini preferiscono recarsi nei negozi abituali
    I rivenditori online inoltre offrono una più ampia gamma di vestiti, dimezzando i tempi di ricerca e dando maggiore possibilità di scelta. La fascia con percentuali più elevate nel settore dell’abbigliamento rimane, dal 2010, quella dei 16-24 anni: le donne in Italia passano da un 36% ad un 55%, mentre in Europa dal 47% al 78%. È notevole anche la crescita degli acquirenti maschi appartenenti a questa fascia d’età: in Italia dal 2010 al 2017 passano dal 33% al 45%, mentre in Europa dal 47% al 64%.





Questa mappa ha lo scopo di illustrare la percentuale di acquirenti di determinati prodotti nel resto dell’Unione Europea.
È così possibile stabilire quali siano i paesi dove i servizi di e-commerce sono più attivi.
Il risultato della mappa è condizionato dalla selezione del prodotto e dell’ anno.

La situazione dell’ e-commerce oggi

In Italia la percentuale degli acquisti online da parte dei consumatori ha raggiunto nel 2017 i 23,6 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto al 2016, a distanza di solo un anno. Nel 2017, gli acquisti online di prodotti di vario genere sono cresciuti del 28% superando quelli dei servizi (ovvero viaggi, biglietti per eventi ecc..). Il Turismo si conferma primo settore in Italia con 9,2 miliardi di euro, la crescita (+7%) è dovuta agli acquisti di biglietti per i trasporti ferroviari e aerei, alla prenotazione di appartamenti e case vacanze e alla prenotazione di camere di hotel.
Il settore turistico è seguito da quello dei elettronici e dall’abbigliamento.







L’Italia, come si può vedere dai dati, risulta leggermente più arretrata per quanto riguarda l’e-commerce, rispetto ai più sviluppati paesi dell’Unione Europea, pur rimanendo nella media.
È notevole la differenziazione del numero degli acquirenti in base all’età e alla tipologia di prodotto.
Alcuni settori sono ancora in fase di “sviluppo” per quanto riguarda la loro vendita online, come ad esempio quello dei biglietti e quello alimentare, anche se di quest’ultimo sta aumentando la percentuale degli acquirenti con un’età più avanzata (spesa online).
Altri settori invece hanno riscosso successo già da diversi anni (vestiti, libri, viaggi) e sono ormai ben consolidati.
Nonostante tutto l’e-commerce in Italia rispetto al resto d’Europa non spicca particolarmente: secondo i dati dell’Eurostat infatti solo il 43% degli utenti che utilizzano Internet ha effettuato acquisti online durante il 2017.
La media europea è infatti del 68%, il nostro paese appare appena al di sopra di Romania, Bulgaria, Cipro e Croazia.
s Primeggiano invece Inghilterra (86%), Svezia (84%) e Paesi Bassi (82%).

Sitografia




Progetto di LPW A.A. 2017-2018 di:


Laura Turriani

Evelina Caruso