RIFLETTIAMOCI


I disturbi alimentari

Disturbi alimentari

Da sempre i canoni estetici hanno condizionato il modo di pensare, di agire e di vedere se stessi. Nel corso degli anni però, questi modelli da seguire sono cambiati, dalla donna formosa si è passati ad un corpo esile e privo di curve. Quotidianamente assistiamo, attraverso i mass media, sfilate di moda e nei vari cartelloni pubblicitari, alla continua ricerca della perfezione. Questo discorso vale non solo per le donne, ma anche per gli uomini: sempre intenti al raggiungimento di un corpo scolpito.
Ma cos’è veramente la perfezione?
Molti non si rendono conto che questa continua diffusione dell’ideale di bellezza può portare alla nascita di un vero e proprio problema emotivo e di disagio sociale, che può sfociare in vere e proprie patologie: anoressia e bulimia.

L'alimentazione ci tiene in vita e rende l'esistenza più piacevole, ma può diventare un'ossessione, come nella bulimia, o essere rifiutata fino al rischio di morire, come nell'anoressia.
Vittorino Andreoli

Cause

Il peso sta diventando la nostra ossessione?

Molteplici sono i motivi della nascita di queste patologie, meglio chiamati disturbi alimentari. Una delle cause da non sottovalutare è la componente familiare (se la madre o i parenti del paziente in questione erano o sono stati affetti dalla stessa patologia), o il sentirsi trascurati dai propri familiari. Spesso queste patologie se non prese in tempo possono causare forti danni psichici o addirittura danni permanenti come morte o soprattutto suicidio. Sicuramente alla base vi è un’ossessione del controllo del proprio corpo, questa mania spesso è causata dalle influenze negative dei social o dai mancati risultati ottenuti dopo o durante una dieta. Molte persone affette da questi disturbi alimentari tendono ad eludere il controllo del proprio peso per evitare maggiori danni alla loro sensibilità psichica.

Il corpo dell'anoressica tradisce il segno d'una rimozione della sua umanità, un anelito alla perfezione e un rifiuto di quanto possa ricordargli la sua natura mortale.
Pietro Ganzerli e Raffaella Sasso

Abitudini alimentari

Generalmente una persona anoressica evita il cibo, e spesso non ha proprio lo stimolo della fame, chi invece è affetto da bulimia tende ad abbuffarsi, ma in maniera diversa da quello che avviene quando si mangia troppo e successivamente sentendosi in colpa verso il proprio corpo decide di auto-punirsi rigettando tutto ciò che ha ingerito.

Per evitare che questi problemi insorgano sarebbe opportuno avere una buona abitudine alimentare, chi soprattutto decide di intraprendere un percorso di dieta dovrebbe seguire un regime alimentare sano senza sfociare in diete troppo drastiche che potrebbero portare alla nascita di fissazioni per il proprio corpo.

Di seguito un grafico che evidenzia le abitudini degli italiani relative ai pasti durante la giornata rispetto alla loro professione. Tra i dati raccolti quello più significativo riguarda il pranzo, infatti si nota che le donne aventi un ruolo importante in campo lavorativo sono quelle che dedicano meno tempo al pasto principale. Si potrebbe quindi pensare che le donne in carriera abbiano una vita così frenetica non potersi dedicare ad un'alimentazioe sana ed equilibrata.'

Per anni, ho fatto di tutto per diventare leggera come una farfalla. E ci sono quasi riuscita. In termini di chili, s’intende. Perché per il resto, la vita è stata spesso «troppo pesante». È stato pesante dover essere la più brava. È stato pesante cercare sempre di adattarmi alle aspettative altrui.
Michela Marzano

Massa corporea

Diagnosticare queste patologie non è semplice, soprattutto in età giovanile perché molti squilibri fisici potrebbero essere visti come un normale cambiamento del proprio corpo. In realtà la percentuale più alta di persone sottopeso è proprio in questa fascia di età (18-24 anni) ed in particolare nelle donne un campanello d’allarme è l’interruzione del ciclo mestruale. Questi problemi hanno soprattutto una matrice psicologica, determinati quindi da un disagio emotivo, da stress, da ansie causate anche dai diversi livelli di sensibilità di coloro che ci circondano. I social network ne sono soprattutto un esempio, che spesso tendono a stimolare comportamenti di imitazione ed inducono al perseguimento di canoni estetici perfetti.

Nel grafico possiamo notare anche che in questa fascia di età le persone sottopeso sono perlopiù donne. Forse è arrivato il momento di prendere sul serio questi campanelli di allarme.

L'anoressia è questo: una risposta estrema a un profondo disagio al quale non si è riusciti dare una risposta alternativa.
Igino Marchi

Conseguenze

La bulimia e l’anoressia non sono patologie da sottovalutare e spesso possono portare a delle conseguenze davvero drastiche. Una di queste è la lesione dentaria legata alla pratica ricorrente del vomito, poiché il passaggio continuo di succhi gastrici nella cavità orale corrode la superficie dentaria. La maggior parte delle persone sa che, durante una dieta, cambiando il regime alimentare e soprattutto quando si ha una patologia del genere, si può avere la momentanea interruzione del ciclo mestruale. Per curare questo squilibrio il medico può prescrivere una terapia ormonale a base di estrogeni, che se assunti da un paziente affetto da DCA (disturbo del comportamento alimentare) causa la riduzione della crescita ossea e a volte anche l’osteoporosi.

Il suicidio rimane, tuttavia, una delle principali conseguenze, come mostrato nello studio “Suicidio e tentato suicidio nell’anoressia nervosa e nella bulimia nervosa” dell’Università “La sapienza” di Roma. In entrambe le condizioni il tasso di mortalità legato al suicidio o al tentato suicidio è davvero molto alto, nonché una delle principali conseguenze che mettono fine alla vita dei soggetti che ne sono affetti.

Non fermiamoci alla considerazione superficiale che chi è anoressica ha solo la mania di dimagrire: dietro questo ci sono molta sofferenza e dolore. Se andiamo oltre a quello che appare di primo acchito scopriremo un dramma esistenziale e una profonda crisi di identità.
Igino Marchi

Cura e prevenzione

Cosa sta facendo la società per far sì che questa problematica si riduca? Come ogni cosa, i mass media hanno sia un lato negativo che uno positivo. Tra questi ultimi, Instagram, uno tra i social network più usati dai giovani negli ultimi anni, si sta mobilitando per cercare di eliminare qualsiasi riferimento che possa influire negativamente sulla sensibilità umana. Si tratta di un filtro attivato in automatico e a livello globale contro gli attacchi all’aspetto fisico della persona ed eventuali minacce alla sicurezza.
Oppure su altre piattaforme digitali ci sono persone che raccontano la propria esperienza per aiutare chi ha o ha avuto il loro stesso problema.

Diversi sono i modi per prevenire la nascita di queste patologie, tra questi è importante come prima cosa sensibilizzare e informare chi ci circonda dei rischi a cui si può andare in contro incorrendo in problemi del genere. Questo lavoro non deve essere fatto soltanto dai vari mass media, ma soprattutto dall’aiuto dei propri familiari. I genitori infatti non dovrebbero sottovalutare la sensibilità dei propri figli e dovrebbero aiutarli nel momento in cui notano qualcosa che non va. Dovrebbero sempre spronarli ad amare se stessi e convincerli dell’idea che ognuno è diverso ed è bello proprio per questo.

Appena si apprende la presenza della patologia sarebbe opportuno curarla con le tecniche adatte, quindi è consigliato rivolgersi a chi di dovere, ed il programma di ripresa comprende la collaborazione di più figure professionali (medici, psicologi-psicoterapeuti, dietisti).

Di lato, un grafico dell'Italia che mostra la distribuzione delle persone sottopeso nelle varie province (in particolare, per ogni provincia si fa riferimento alla percentuale di persone sottopeso della regione di appartenenza).

L'anoressia non è una malattia del corpo, è una malattia della mente.
Lynn Crilly

Conclusioni

Nel mondo il problema dai disturbi alimentari si sta sempre più diffondendo e allo stesso tempo viene costantemente sottovalutato. Come già detto la prevenzione è uno di quegli aspetti su cui puntare per risolvere il problema alla radice. Tutti possono contribuire ad aiutare gli altri e in questo modo anche se stessi per riacquistare consapevolezza del proprio corpo.