L'uso di integratori alimentari è aumentato notevolmente in tutta Europa, Italia compresa.
Il mercato italiano ha raddoppiato il suo valore negli ultimi anni, passando da 1,5 miliardi nel 2009 a 3 miliardi del 2016. I consumi sono notevolmente aumentati, passando da circa 130 milioni di confezioni annue vendute nel 2009 a più di 230 milioni nel 2016.
Ma quali variabili influiscono su tale consumo? Ci sono fattori correlati all'uso di integratori? Lo scopo di questa indagine è proprio rispondere a queste domande. Analizzeremo dunque i dati in relazione a diversi fattori che indicheremo di volta in volta e metteremo in evidenza i risultati tramite dei grafici.
Panoramica generale.
Diamo un'occhiata più da vicino alla situazione.
Qui sono riportati alcuni dati basilari per una visione d'insieme del fenomeno, prima su scala europea e poi nello specifico per la nostra nazione.
5.000.000.000
è il valore totale del mercato degli integratori alimentari nell'Unione Europea
2/3
sono gli italiani che dichiarano di aver fatto uso di integratori alimentari
63%
delle persone che fanno uso di integratori sono DONNE.
Cosa sono gli integratori?
Gli integratori sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in forme predosate.
La commissione europea li suddivide nelle seguenti tipologie: vitamine e minerali, estratti botanici, fibre alimentari, prodotti per sportivi, probiotici, antiossidanti, acidi grassi e integratori specifici per la menopausa.
Normativa di riferimento: Direttiva 2002/46/CE, attuata in Italia con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169
Il grafico mostra la percentuale di utilizzo relativa a ciascun tipo di integratore.
L'ordine decrescente dei valori e il tipo di grafico permettono di individuare immediatamente quali siano gli integratori più usati.
Risulta evidente che i più usati sono vitamine e minerali.
Chi compra gli integratori?
Il grafico mostra la distribuzione dei valori percentuali in base al genere.
Il confronto speculare rende facilmente riconoscibile la prevalenza d'utilizzo
nelle donne molto giovani. Gli uomini invece consumano più integratori tra i 26 e i 45 anni.
Questo può essere spiegato dal fatto che il sesso femminile, già dalla giovane età, è maggiormente soggetto a piccoli disturbi
psico-fisici (es. ciclo mestruale, depressione, ...) facilmente risolvibili con l'assunzione di integratori. La diminuzione di consumo con l'avanzare dell'età è
determinata dal fatto che tali disturbi tendono a scomparire.
Una differenza ancor
più significativa tra uomini e donne si ha invece nell’acquisto delle diverse tipologie di integratori: le donne consumano più estratti botanici, fibre
alimentari e probiotici mentre gli uomini consumano più integratori sportivi.
Il grafico mostra l'evoluzione temporale dell'acquisto di integratori negli anni in cui si è verificata la crisi economica in Italia. Nonostante oltre 7 famiglie su 10 dichiarino di essere state toccate personalmente dalla crisi, possiamo notare come molti italiani non abbiano rinunciato ad assumere integratori, considerandoli al pari di altri beni di prima necessità.
Al contrario di quanto si potrebbe immaginare, infatti, i consumi NON si sono ridotti.
Nel periodo febbraio 2012 - gennaio 2013 sono state vendute 141,1 milioni di confezioni di integratori (+3,1% rispetto all’anno precedente).
Di fatto, il prendersi cura di sé sembra rappresentare, anche in un momento così problematico, un modo concreto per costruire un progetto individuale positivo: ripartire dal prendersi cura di sé.
Fonte: European Advisory Services per DG SANCO
L'identikit del consumatore.
Analizzando ancora altri fattori, come sport, fumo, stress e assunzione di alcolici, possiamo tracciare il profilo del consumatore tipo.
È prevalentemente una donna che dichiara di essere affetta da un certo livello di stress ed è in normopeso o in sovrappeso: tuttavia si mantiene in forma con un buon livello di attività fisica e non fuma.
3 persone su 5 che praticano sport fanno uso di integratori.
Lo stress è uno dei motivi di assunzione di integratori.
I non fumatori assumono molti più integratori dei fumatori.
L'indice di massa corporea (BMI) è uguale o superiore a 19-20
È interessante notare che l'assunzione o meno di bevande alcoliche non sembra essere correlata all'uso di integratori alimentari. Un'altra variabile che risulta essere ininfluente è lo stato di salute autopercepito dagli utenti: ciò significa che l'uso di tali prodotti, al contrario di come si potrebbe pensare, non è sempre associato ad una condizione di salute non ottimale.
L'acquisto.
Perchè gli italiani comprano integratori alimentari? Dove li comprano? Chi o cosa ne sollecita l'acquisto?
I seguenti grafici mostrano a colpo d'occhio che il posto preferito dagli italiani per acquistarli è la farmacia, spesso sotto consiglio di esperti. Ma anche se
medici e farmacisti si confermano come gli influenti principali nella scelta dell’integratore (in oltre 2/3 dei casi), il consumatore si muove anche in modo autonomo alla ricerca di informazioni su diversi canali. Diventano fondamentali il ruolo di Internet, il “passaparola” e le informazioni raccolte sul punto vendita.
Per quanto riguarda gli scopi dell'acquisto, essi sono, in egual misura, curare o prevenire piccoli disturbi e mantenere il benessere psico-fisico della persona.
Fonte: European Advisory Services per DG SANCO, European Commission
L'intervista all'esperto
Un'intervista rivolta al dottor Marco Crocchianti, medico di base presso Civitavecchia (RM),
riguardo i suoi pazienti vuole essere proposta come campione rappresentativo degli italiani e dell'effettivo utilizzo che essi fanno di integratori
alimentari. Grazie alle risposte del dottore si può riscontrare che i risultati combaciano perfettamente con quanto emerso dai dati statistici
riportati nei grafici. Quindi un suo paziente tipo corrisponde all'identikit del consumatore di integratori.
CONCLUSIONE
Ma questi integratori sono davvero efficaci? Cosa ne pensano gli italiani? E soprattutto... li ricomprerebbero?
Il grafico seguente si propone di individuare se esiste effettivamente una correlazione tra l'efficacia del prodotto percepita dagli utenti e un possibile riutilizzo in futuro: è interessante notare come anche chi non abbia riscontrato alcun beneficio sia comunque intenzionato ad acquistare nuovamente integratori, riconfermando quanto precedentemente detto sul mercato in forte aumento.
In conclusione, ricordiamo che l’impiego di tali prodotti deve avvenire in modo consapevole per risultare sicuro e utile sul piano
fisiologico, senza entrare in contrasto con la salvaguardia di abitudini alimentari e comportamenti corretti nell’ambito di un sano stile di vita.
Proponiamo qui i consigli offerti dal Ministero della Salute.
European Advisory Services per "DG SANCO, European Commission (2012)"
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Studio svolto da GfK Eurisko per "Federsalus" (2013)
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APPROFONDIMENTI
ABOUT
L'obiettivo del progetto è quello di mostrare come e quanto gli italiani facciano uso di integratori alimentari.
I dati sono stati estratti dalle fonti indicate, "ripuliti", sistemati in maniera opportuna in tabelle formato CSV e caricati su un database SQL, successivamente interrogato attraverso API in PHP. Abbiamo proposto sotto forma di grafici quelli che sono i dati più significativi dell'indagine,
integrando anche l'aspetto umanistico. Il sito è conforme agli standard W3C ed utilizza librerie jQuery, Highcharts. Le immagini utilizzate sono di
pubblico dominio.
CONTATTI
Progetto realizzato da DILETTA GOGLIA (matr. 530924) e GIULIA DALLAVECCHIA (matr. 532861) per l'esame di Laboratorio Progettazione Web, A.A.2016/2017, corso di laurea triennale in Informatica Umanistica, Università di Pisa.