Baraccopoli

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Baraccopoli

Il problema di avere una casa

Cos'è una baraccopoli?

Secondo Un-Habitat, il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani, una baraccopoli può essere definita come “un’area densamente popolata e caratterizzata da abitazioni al di sotto degli standard minimi e da miseria”.

Sono spazi urbani sovraffollati, insalubri, costruiti con materiali inadatti, edificati illegalmente, localizzati in aree a rischio ambientale, poco serviti dai mezzi di trasporto collettivo, privi di spazi e servizi pubblici, caratterizzati da elevati livelli di violenza. Sono un prodotto di politiche fallimentari, senza prospettive di futuro, corrotte e irresponsabili sia dal punto di vista finanziario che commerciale.

UN-HABITAT definisce una famiglia che vive in baraccopoli come un gruppo di individui che, vivendo sotto lo stesso tetto in un'area urbana, mancano di uno o più dei beni riportati a destra.

Utilizza il pentagono per spostarti tra le descrizioni.

Accesso a fonti migliorate di acqua potabile

Una fonte migliorata di acqua potabile è una struttura protetta dalla contaminazione esterna, in particolare dalle contaminazione derivanti dalle materie fecali. Un miglioramento alle fonti può includere: tubature di acqua potabile che raggiungono le abitazioni, terreni o cantieri. Protezione delle tubature dalla possibilità di essere toccate. Presenza di pozzi trivellati o tubature ben scavate. Sorgente protetta. Raccolta di acqua piovana. Acqua imbottigliata. Miglioramento delle fonti secondarie se disponibile.

Accesso a strutture sanitarie migliorate

Un’ impianto igienico-sanitario migliorato separa igienicamente i rifiuti da un possibile contatto umano, evitando così le infestazioni dai parassiti intestinali. Le strutture sanitarie migliorate includono: servizi igienici collegati ad una fogna, latrine ventilate dotate di una copertura che le separa dalla fossa, aumento del numero dei bagni/bagni pubblici. Ogni giorno, malattie legate alla fornitura idrica, allo smaltimento delle scorie e all’immondizia uccidono 30000 persone e costituiscono il 75% delle malattie che affliggono l’umanità. Le malattie del tratto digerente derivanti dall’inadeguatezza dei servizi igienici (diarrea, enterite, colite, tifo) sono la prima causa di morte al mondo, colpendo soprattutto neonati e bambini.

Abitazione Durevole

Si definiscono “durevoli” le strutture adeguate e permanenti, costruite in luoghi non pericolosi. Una struttura deve essere abbastanza adeguata per proteggere i suoi abitanti dalle condizioni climatiche come pioggia, caldo, freddo e umidità. Una casa è considerata resistente quando vengono utilizzati materiali resistenti per la costruzione dei tetti, delle pareti e dei pavimenti. Un luogo è considerato “non pericoloso” quando non è soggetto a pericoli di tipo geologico (frane/terremoti), ad alto inquinamento e ad altri tipi di pericoli.

Zona abitabile sufficiente

Lo spazio ridotto per persona è spesso associato ad alcune categorie di rischi per la salute. Il sovraffollamento è associato a un basso numero di metri quadri per persona. Una stanza è definita come uno spazio di un’unità abitativa o altri ambienti racchiusi da pareti, coperti da un tetto, dotati di un’altezza di almeno 2 metri e grande almeno 4 metri quadri - lo spazio necessario per contenere un letto per un adulto. Nelle baraccopoli di tutto il mondo si può notare che le unità abitative sono spesso sovraffollate, con 5 o più persone che condividono una sola stanza per dormire, cucinare e per le altre attività domestiche.

Garanzia di possesso

Il possesso sicuro è un diritto di tutti gli individui, mirato a una protezione efficace da parte dello stato contro gli sfratti illeciti. Le persone hanno un minimo di sicurezza quando possiedono la documentazione necessaria, che può essere usata come prova dello stato di possesso. Fornire agli abitanti delle baraccopoli la sicurezza di possesso significa anche stimolare loro il miglioramento delle loro condizioni di vita: se questo fattore manca viene a mancare anche la tendenza a migliorare la casa in cui si abita, in qualsiasi modo.

La Situazione

Analisi del fenomeno nelle aree urbane dei paesi in via di sviluppo

Numeri in crescita

Ad oggi nelle aree urbane dei paesi in via di sviluppo vivono in baraccopoli circa 881 milioni di persone, contro i 689 milioni calcolati nel 1990. Come vedremo più avanti alcuni progressi sono stati fatti e le vite di coloro che vivono nelle baraccopoli sono migliorate significativamente negli ultimi 15 anni. Eppure la presenza delle baraccopoli rimane una delle facce della povertà: stando ai dati forniti dall’ World city Report 2016 il loro numero assoluto continua a salire costantemente. Grazie agli sforzi che sono stati fatti, molte persone sono riuscite a migliorare la loro condizione, ma un incremento di questo tipo mostra chiaramente il fallimento delle città nel tenere il passo con la crescita urbana.

Un problema Demografico

Il fenomeno delle baraccopoli è profondamente legato alla crescita demografica e all'urbanizzazione. Da un lato, la rapida e sregolata crescita della popolazione che sta avvenendo nei paesi in via di sviluppo non permette alle città di riuscire a soddisfare tutti i bisogni degli abitanti; dall'altro, la crescente attrattiva esercitata dalle città porta l'avvicinarsi ad esse un numero sempre maggiore di abitanti che prima risedevano in zone rurali.

In Africa, negli ultimi vent'anni, la popolazione è cresciuta fino ad arrivare quasi a raddoppiare

In fuga dai villaggi

La migrazione rurale-urbana è una delle cause del formarsi e dell'espandersi delle baraccopoli. L'agricoltura, ormai ottimizzata attraverso attrezzature e nuove tecnologie, è diventata più efficiente e molte persone che prima trovavano lavoro grazie alla terra sono costrette a migrare verso le città. Le opportunità che le città promettono sono diverse come posti di lavoro, scuole migliori per i figli o un reddito generalmente maggiore. Tuttavia, le garanzie non sono tante quante le opportunità. Alcuni migranti potrebbero non trovare immediatamente posti di lavoro a causa della mancanza di competenza, portandoli inevitabilmente ad una carenza finanziaria. E non tutte le città hanno a disposizione alloggi a basso costo sufficienti per un gran numero di persone. Così, chi non può permettersi di più, è indotto a cercare sistemazione in una baraccopopli dove i prezzi sono più accessibili. Finendo per espandere le baraccopoli già esistenti.

Nei prossimi trent'anni assisteremo ad un vero e proprio "assedio" delle città nei paesi in via di sviluppo. La popolazione Urbana arriverà a superare quella rurale di più di due miliardi di persone.

Saranno necessari

entro il 2025

1

Miliardo di nuove case

650

miliardi di dollari l'anno

10

Trilioni di dollari in generale

I progressi

Obiettivi del Millennio

Il problema delle baraccopoli, insieme ad altri problemi legati allo sviluppo, fa parte dei "Millennium Development Goals" (MDG), obiettivi di sviluppo del millennio. Otto obbiettivi, ciascuno suddiviso in specifici target, che tutti gli stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere entro il 2020. La Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, in cui vengono espressi e definiti tutti i punti venne firmata nel settembre del 2000 e da allora ad oggi sono stati fatti molti progressi in campo umanitario e nell'ambito dello sviluppo umano. Gli MDG fornirono, e forniscono tutt'ora, un quadro, una visione comune, da cui poter partire per lavorare in modo coerente verso un fine comune.

Per valutare i progressi in modo corretto è necessario tenere in considerazione la crescita urbana.

Il numero assoluto di abitanti delle baraccopoli continua a crescere.

E ciò è legato strettamente ai fenomeni analizzati in precedenza. La grande crescita della popolazione e in particolare della popolazione urbana porta inevitabilmente alla creazione di nuove baraccopoli.

In proporzione al totale della popolazione urbana, la popolazione che vive in baraccopoli è in calo.

La percentuale di popolazione urbana che vive in baraccopoli nelle regioni in via di sviluppo è diminuita dal 39% del 2000 al 30% del 2014.

Percentuale di baraccopoli in proporzione al totale della popolazione urbana

Cliccando sugli stati è possibile vedere il dettaglio di ogni paese nell'arco degli anni con:

o Numero assoluto degli abitanti delle baraccopoli urbane (migliaia)

o Percentuale degli abitanti delle baraccopoli rispetto al totale della popolazione ubana

In quasi tutti gli stati, nell'arco del tempo, il numero degli abitanti delle baraccopoli in proporzione alla popolazione urbana è diminuito

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* I dati sono da intendere in riferimento alla popolazione urbana

Obiettivo Raggiunto?

Valutando i cambiamenti dal 1990 ad oggi in proporzione al totale della popolazione urbana è possibile notare il netto miglioramento. La popolazione continua a crescere in modo costante ma il processo di formazione di nuove baraccopoli è stato rallentato. Tra il 2000 e il 2014 più di 320 milioni di persone hanno avuto accesso ad acqua e sanità migliorate ed hanno migliorato la loro condizione abitativa. L'obiettivo fissato dalle Nazioni Unite è stato perciò largamente superato. Eppure ulteriori sforzi sono ancora necessari per riuscire a tenere il passo con la crescita urbana: riforme politiche audaci, pianificazioni economiche adeguate, soluzioni sostenibili e sensibilizzazione all'argomento sono solo alcuni degli ingredienti necessari per migliorare la condizione di chi vive nelle baraccopoli.