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  • Introduzione


    Speranza di vita

    E' noto che l'Italia possieda una aspettativa di vita, cioè il numero medio di anni di vita dei suoi abitanti a partire da una certa età, tra i più alti al mondo. Questo tasso è utilizzato, insieme ad altri parametri, per valutare l'indice di sviluppo umano di un paese e ci dice, in sostanza, quanto bene si viva in quel paese.
    E' abbastanza intuitivo associare la ricchezza di un paese ed il reddito dei suoi abitanti alla speranza di vita. Le statistiche ci confermano, infatti, che le nazioni più povere stanno anche in fondo alle classifiche delle aspettative di vita. In queste zone del mondo, tra l'altro, spesso si riscontrano pessime situazioni politico-sanitario e guerre. Questa relazione tra speranza di vita e reddito vale anche per i paesi più ricchi.
    Facendo però un analisi più accurata a livello globale questa connessione non è così scontata. Ci sono nazioni che pur avendo un reddito pro capite elevato hanno una vita media piuttosto bassa e viceversa nazioni a basso o molto basso reddito che riscontrano un alta speranza di vita (tra questi Cuba e lo Sri Lanka). Ed inoltre si riscontra un nutrito gruppo di paesi in cui il reddito sembra essere indipendente dallo stato di salute (e quindi di mortalità) dei suoi abitanti. Basti pensare che negli Stati Uniti nello stato più longevo la speranza di vita alla nascita è di circa dieci anni più alta che in quello meno longevo e nella stessa Unione Europea la differenza è ancora più alta.
    La lettura delle statistiche non sempre ha dato luogo ad interpretazioni univoche come è normale aspettarsi in casi come questi in cui i risvolti politici sono evidenti. E' ormai assodato, però, che tra i parametri che influiscono sulla aspettativa di vita ci siano l'accessibilità (sopratutto femminile) ai servizi sanitari di base ed il livello di istruzione. E' su quest'ultimo punto che ci soffermeremo.

  • Europa


    Situazione in Europa


    Maschi Femmine Entrambi i sessi

    Nel grafico sulle destra vengono riportate le differenza di anni nell'aspettativa di vita tra chi ha il massimo titolo di studio (una laurea o qualcosa di più) e il minimo (una licenza media o meno).
    Differenze nell'aspettativa di vita in relazione al titolo di studio sono evidenti in tutti i paesi di cui disponiamo i dati. In particolare nei Paesi dell'est (Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia) per gli uomini. Negli altri paesi le differenze sono meno pronunciate.
    In tutta europa in generale il titolo di studio incide di meno sull'aspettativa di vita delle donne.

  • Italia


    Situazione in Italia


    Italia Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole

    Da poco più di un anno l'istat fornisce, relativamente all'Italia, dati sulla mortalità e la speranze di vita secondo il livello di istruzione. Nel grafico a fianco vengono riportati i tassi standardizzati di mortalità.
    La standardizzazione è un'operazione che permette di quantificare un fenomeno al netto di specifici fattori confondenti, quali ad esempio, nel nostro caso, l’età. Attraverso questi tassi è possibile fare osservazioni di confronto su popolazioni aventi diversa composizione per età.
    E' evidente come il tasso di mortalità aumenti al diminuire del titolo di studio e questo vale soprattutto per gli uomini: la mortalità per gli uomini che hanno conseguito al massimo la licenza elementare è di 1,6 volte maggiore rispetto a quello dei coetanei laureati. Lo stesso rapporto per le donne è di 1,3.
    Anche l'Italia dunque non sfugge alla regola per cui il titolo di studio incide maggiormente sulla aspettativa di vita degli uomini rispetto alle donne.

  • Cause di morte


    Cause di morte







    Analizzando il grafico che riporta le cause di morte, possiamo notare che lo svantaggio in termini di mortalità di chi ha un basso titolo di studio è presente in maniera più o meno evidente in tutte le cause.
    Non sempre questo svantaggio è lineare sui vari titoli di studio, per i tumori in particolare, la mortalità più alta viene registrata dai possessori di licenza media. E questo vale sopratutto per le donne.

  • Conclusioni


    Conclusioni


    I dati qui riportati ci dicono che il livello di istruzione incide sull'aspettativa di vita. E che questo vale soprattuttoper gli uomini. Sappiamo anche che, statisticamente, il reddito medio aumenta all'aumentare del titolo di studio. Potremmo quindi supporre che la maggiore aspettativa di vita sia riconducibile ad un maggior reddito e solo indirettamente al titolo di studio.
    Nei paesi presi in esame non esiste un grande differenza di accessibilità al sistema sanitario (più o meno buono) tra persone con fasce di reddito diverso che invece viene registrata in alcuni casi al di fuori dell'Europa. Inoltre l’Italia è uno tra i paesi in europa con piu alte diseguaglianze di reddito ma tra quelli con più basse disuguaglianze di aspettativa di vita per titolo di studio (come abbiamo visto nel grafico). La situazione opposta si verifica nei paesi dell’Europa dell’est.
    Inoltre il reddito medio delle donne è inferiore a quello degli uomini che, come abbiamo visto, maggiormente legano titolo di studio e mortalità.
    Questo ci porterebbe a concludere che effettivamente il livello di istruzione ha un suo specifico peso nei tassi di mortalità osservati.

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