IL SENSO DI SICUREZZA IN ITALIA

ANALISI SULLA PERCEZIONE DI SICUREZZA DEGLI ITALIANI

IL PROGETTO

“Il senso di sicurezza in Italia” è un’applicazione web che tenta di analizzare il contesto sociale italiano dove la criminalità è una costante sempre presente. L’analisi cerca di essere fruibile da tutti i tipi di utente attraverso l’uso di grafici semplici ed immediati.
Ogni anno vengono commessi numerosi crimini come rapine, furti e omicidi volontari. Il tema viene discusso quotidianamente su testate giornalistiche, telegiornali e siti online di cronaca che però si limitano spesso a divulgare sommariamente le notizie senza dare un quadro completo del fenomeno; tutt'al più ne tracciano un contorno che fa leva sulle emozioni del pubblico tralasciando l’oggettività dei fatti. Il nostro obiettivo è analizzare i dati relativi ai crimini commessi in diversi anni, mostrarne l’andamento e il conseguente senso di sicurezza percepito dalla popolazione del Nord, Centro e Mezzogiorno.

Lo scopo di questa analisi è quella di verificare se, la sensazione di sicurezza dei cittadini, è dipendente dal tasso di un certo tipo di reati in quella determinata zona.

L’Italia è sempre stata fortemente interessata da fatti sociali legati alla criminalità organizzata e non. Alla luce di tali eventi ci siamo posti la domanda: da cosa deriva il senso di sicurezza di una persona? Come muta col passare del tempo? L’indagine riguarda tutte le regioni italiane e comprende un arco di tempo che va dal 1995 al 2016. Una volta aver indagato il mutamento e le registrazioni dei reati commessi nelle singole regioni, ci siamo concentrati su l’incidenza che questi hanno e hanno avuto sulla vita quotidiana delle persone, sulle loro preoccupazioni e sul senso di sicurezza percepito.

Procediamo con la prima analisi dei dati in nostro possesso.

I DATI

Di seguito è possibile interagire direttamente con i grafici relativi ai reati commessi nelle singole regioni. Selezionando l'anno e il tipo di reato è possibile visualizzare l'incidenza del particolare crimine su scala italiana.

Come mostrano i grafici, gli omicidi volontari che vanno dal 1995 al 2013 si concentrano maggiormente nelle regioni del Mezzogiorno. Una probabile motivazione è che in questa zona dell’Italia la presenza della criminalità organizzata è più massiccia, con un conseguente indebolimento del contesto sociale e una destabilizzazione delle istituzioni e delle forze dell’ordine.

I furti interessano maggiormente la zona centro-settentrionale dell’Italia, soprattutto le regioni Lazio, Liguria, Emilia–Romagna e Lombardia. In netta contrapposizione agli omicidi, la zona del Mezzogiorno è meno interessata da questo tipo di reato.

Le rapine interessano maggiormente il Mezzogiorno e in secondo luogo in Centro Italia. Le regioni con il più alto tasso di rapine sono: la Campania, la Sicilia e il Lazio.



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LA SICUREZZA

Dopo aver affrontato una prima analisi "oggettiva" relativa ai crimini commessi in Italia, in questa sezione prendiamo in considerazione le preoccupazioni del singolo individuo relative nelle tre macro aree italiane, Nord, Centro e Mezzogiorno. In particolare ci occupiamo di registrare il grado di paura nel camminare in zone poco illuminate (2009 e 2016), di stare per subire un reato (2009 e 2016) e anche il grado di fiducia che le persone ripongono nel prossimo (2010 e 2016).



La fiducia verso il prossimo nel 2010 è in linea con i dati dei crimini, infatti, nel Nord e nel Centro Italia le persone tendono a riporre maggiore fiducia negli altri rispetto al Sud. Nel 2016, assistiamo ad un drastico calo (meno al Sud) di questo valore nelle macro aree italiane.





La paura di camminare al buio si mostra simile nelle varie zone. Notiamo una diminuzione generale nel 2016



La paura di subire reati invece si presenta come un dato anomalo, in contrapposizione con i dati oggettivi dei crimini. Come sarebbe naturale pensare, nelle zone più colpite dai suddetti reat si dovrebbe percepire maggiormente il fenomeno, quindi nel Mezzogiorno. Nel 2009 le tre aree italiane mostrano una tendenza comune nel manifestare questa paura, con piccolissime variazioni di punti percentuali tra l’una e l’altra. Contrariamente nel 2016, le aree meno soggette a reati, il Nord e il Centro, sono quelle maggiormente preoccupate rispetto al Sud Italia.





CONCLUSIONI

L' analisi elaborata nel nostro progetto ci ha portato ad individuare alcuni dei determinanti del senso di sicurezza provato dal singolo individuo. Si nota, infatti, che la penisola risulta divisa in due macro-aree, il Centro-Nord ed il Mezzogiorno, con due trend simili per quanto concerne gli atti criminosi, e due trend opposti per la percezione della sicurezza da parte dell' individuo.

Mentre al Centro-Nord, all'aumentare del tasso dei crimini riscontriamo un calo della fiducia nel prossimo e un aumento della paura di subire reati, al Mezzogiorno, nonostante il tasso dei crimini aumenti, la fiducia nel prossimo rimane invariata e la paura di subire reati, addirittura cala.

Questo ci ha portato a formulare un' ipotesi: ci sono altri fattori che determinano la sensazione di sicurezza e ,probabilmente, questi sono da ricercarsi in un ambito socio-culturale. Abbiamo provato ad individuare alcuni di questi fattori che concorrono a confermare la suddetta ipotesi.

Un primo elemento che potrebbe aver contribuito ad un tale insolito andamento nell'area del Mezzogiorno è l'abitudine, per così dire, al verificarsi di atti criminosi. Infatti, la frequenza di questi ultimi potrebbe non sorprendere le aspettative degli Italiani residenti in quelle zone che quindi non percepiscono compromesso il loro senso di sicurezza.
Un altro fattore potrebbe riguardare la diversa storia e cultura delle regioni prese in esame. Soprattutto al Nord, infatti, le esperienze storico-culturali hanno condotto ad una minore apertura mentale e accettazione del prossimo. Per questo motivo, al verificarsi di atti criminosi, seppur poco frequenti e numerosi rispetto al Mezzogiorno , la paura di subire nuovamente reati aumenta notevolmente.

Questa applicazione potrebbe essere utilizzata come base per un progetto più grande che, con il coinvolgimento di figure specializzate nell'ambito socio-culturale,che risulta innegabilmente connesso alla sensazione di sicurezza, potrebbe indagare in maniera più completa circa le radici del senso di sicurezza in Italia.