“Scripta manet, legentis volant” è un sito nato con la volontà di raccontare e testimoniare come, negli ultimi dieci anni, il sentimento degli Italiani nei confronti della lettura sia mutato. Il quadro presentato dai dati Istat ci consente di individuare un generico trend ribassista, tradottosi nell'ultimo decennio nell'abbandono da parte di milioni italiani della carta stampata.Non a caso quindi “Le parole rimangono, ma i lettori se ne vanno”. Abbiamo provato ad individuare alcuni dei fattori che potrebbero aver influenzato questa tendenza. Ci siamo anche chiesti se quanto evidenziato fosse relativo a tutte le regioni d'Italia, quali fossero eventualmente le differenze, e quanto tutto questo possa aver influenzato la produzione di nuove pubblicazioni editoriali.
Osservando il quadro generale si nota prima di tutto una generica tendenza all'abbandono della lettura.Analizzando nel dettaglio i dati le fasce più giovani si dimostrano più recettive a cambiamente socio-economici e tecnologici. Con l'aumentare dell'età infatti il campione analizzato tende a mantenere abitudini che sono già radicate. Questo risulta chiaro in particolare quando si analizza l'assiduità dei lettori. I lettori più assidui, per quanto in numero di molto inferiore rispetto ai lettori più sporadici, tendono a rimanere costanti se non addirittura ad aumentare, seppur di poco, di percentuale. Questo ci dimostra come persone in età più matura e già avvezzi a buoni ritmi di non siano state troppo influenzate dalle novità tecnologiche rispetto ai giovani con un interesse verso la lettura di per sé più debole e quindi facilmente influenzabile.Volendo tentare di definire un dualismo tra sessi, balza subito all'occhio come, pur avendo le donne percentuali migliori come numero di lettrici, il trend rimanga pressoché costante in etrambi i casi.
Il seguente grafico ci permette di visualizzare, regione per regione, le tendenze dei lettori in relazione al diffondersi dell'utilizzo di computer e alla maggiore accessibilità di connessioni internet. L'andamento dei lettori ricalca quello del grafico precedente, seppur con differenze di picchi in ogni regione. Mentre si osserva facilmente come la diffusione di pc e internet sia andata costantemente aumentando di regione in regione. È necessario però soffermarsi non tanto sul dato specifico, ma proprio sull'andamento di questi trend. Pur con inclinazioni simili infatti, i dati registrati mostrano notevoli differenze tra Nord Italia e il Mezzogiorno. Sia per quanto riguarda la tendenza dei lettori, che per quanto riguarda la diffusione delle tecnologie in questione, le scale di valori utilizzate sono diverse. Trentino e Friuli accompagnano buone percentuali di lettura ad escursioni di oltre il 20% nello sviluppo tecnologico, mentre Calabria e Campania rimangono, nonostante in rialzo, fanalini di coda.
Ci si potrebbe aspettare a questo punto di riscontrare dei cali nel numero di pubblicazioni editoriali, o quantomeno un adattamento dei numeri riferibile a quanto visto finora. Abbiamo quindi provato ad incrociare i dati, rendendoci conto però che le pubblicazioni riscontrano sì dei picchi, ma questi non sembrano essere ascrivibili al numero di lettori, bensì ad altri fattori esterni. Lo sviluppo tecnologico ha reso l'editoria in grado di proporre prodotti innovativi, quali e-book, audiobook, e varie edizioni digitali. La nostra conclusione è quindi che la maggiore accessibilità e interconnettività di vari dispositivi tecnologici ha fatto abbandonare, ai lettori saltuari, la lettura presentando nuove e numerose forme di svago, mentre ha offerto ai lettori più assidui e duraturi un'esperienza di lettura sempre più comoda, diversificata e soddisfacente.
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I dati sono stati recuperati dal sito dati.istat.it
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