Il dato rappresenta il numero di laureati negli atenei pubblici classificati in base all'anno 2007-2008 per regione geografica e la percentuale di laureati in base al numero di abitanti di ogni regione.
Serie degli abitanti non occupati, classificati per regione.
I valori riportati rappresentano gli adulti disoccupati.
Intervallo temporale: 2007 - 2008
Il dato rappesenta il numero di laureati negli atenei pubblici relativi all'anno 2008 classificati in base alla regione geografica, distinti per gruppi di corsi di laurea.
Il grafico rappresenta il numero di laureati in corso e fuori corso relativi all'anno 2008 per la regione Toscana: i valori ottenuti sono distinti in base al sesso.
Il quadro che si delinea a partire da tutti questi dati ci fa capire come tutto sia in stretta correlazione.
Nei primi due grafici possiamo notare come il numero dei laureati è maggiore nelle regioni
in cui è più alta la densità di popolazione e così anche il numero dei laureati disoccupati.
Il grafico a torta ci dice che i corsi scelti da un maggior numero di
studenti e con un più elevato valore di risultati ottenuti sono: ambito economico, politico-sociale,
letterario, ingegneristico e medico;
l'esatto contrario invece si verifica con alcune discipline come corsi matematici
e fisici, chimico-farmaceutici e agrari.
Le scelte degli studenti sono influenzate da vari fattori, in alcuni casi tutto dipende
dai buoni ritorni economici prospettati da certe lauree, in altri casi invece gli studenti sono più proiettati
verso corsi che richiedono un minor investimento di tempo.
Non mancano comunque studenti che scelgono il corso di laurea in base ai loro gusti e alle loro passioni.
Infine nel grafico quarto osserviamo che le femmine sono quelle che si laureano di più, anche se fuori corso.
L’elemento decisivo, e sul quale concorda la maggioranza degli studiosi, nella spiegazione del
“sorpasso delle laureate” sembra essere la maggiore dotazione femminile di alcuni tipi di abilità non-cognitive.