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Salute in pillole


Un'indagine sul consumo dei farmaci e il suo impatto sulla spesa pubblica

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Dei farmaci particolari

Prenderemo in considerazione solo i farmaci distribuiti con la ricetta rossa ( la cosiddetta fascia A) sottoscritta dopo che il medico ha valutato il caso del paziente. Per alcuni medicinali di fascia A è il medico prescrittore che stabilisce se il paziente ha o meno diritto ad ottenere il farmaco gratuitamente e solo in questo caso la ricetta è rimborsata dal SSN.

Come cresce il consumo?

Evidente l'aumento nel consumo dei farmaci di fascia A:
Gli antiipertensivi sono i farmaci più consumati in assoluto; l'Umbria ne detiene il primato con 435 dosi giornaliere per mille abitanti nel 2011.
Gli antidolorifici, quasi sconosciuti agli italiani nel 2000, presentano una crescita repentina arrivando a quota 6 dosi nel Friuli Venezia Giulia.
La Toscana ha il record nel consumo di antidepressivi con quasi 56 dosi giornaliere di trattamento ogni 1000 abitanti.

* L’indicatore DDD/1000 abitanti equivale al numero medio di dosi di farmaco consumate giornalmente da 1000 abitanti. La DDD rappresenta la dose di mantenimento per giorno di terapia.

In costante crescita

Abbiamo visto come il consumo di farmaci ha seguito un'andamento di crescita pressoché costante. Nel tempo gli italiani hanno consumato sempre più farmaci; a livello regionale, si conferma un maggior utilizzo di farmaci nel Centro-Sud: il Lazio è in testa seguito da Calabria, Puglia e Sardegna. Nella classifica dei farmaci più utilizzati, troviamo al primo posto quelli per il sistema cardiovascolare, seguiti da quelli per l’apparato gastrointestinale (come gli antiacidi) e quelli per il sangue (ad esempio gli anticoagulanti). Gli italiani consumano sempre più farmaci e di pari passo aumenta anche la spesa, sia delle regioni che direttamente dal cittadino tramite ticket.

Vediamo ora nel dettaglio le conseguenze in termini di spesa..

La spesa in pillole


Il costoso rapporto degli italiani coi farmaci

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Quanto spendiamo in farmaci?

La spesa farmaceutica totale, è stata pari a 26,1 miliardi di euro (+2,3% su base annua), di cui il 75,4% rimborsato dal SSN. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è stata di circa 436 euro.

La spesa territoriale pubblica, comprensiva della spesa dei farmaci di classe A, è stata di 11.866 milioni di euro (+0,4%).

La spesa a carico dei cittadini, dell’acquisto privato di fascia A, della spesa per i farmaci di classe C con ricetta e di Automedicazione, ha registrato un aumento del +3,8%.

La spesa per l’acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche (ospedali, ASL, IRCCS, ecc.) è risultata pari a 8,4 miliardi di euro con un incremento del +6,2%.

Fonte: OsMed, dati 2013

mappa della spesa

Un'occhio alla spesa

Questo grafico mostra la spesa pro/capite per regione per i farmaci di fascia A dal 2000 al 2015:
Gli abitanti del Lazio risultano essere i cittadini che hanno speso di più arrivando nel 2005 a quota 298 euro pro/capite, seguono Calabria e Sicilia. Il Lazio e la Sicilia sono le uniche due regioni che nel 2015 hanno speso una cifra inferiore a quella del 2000.
A partire dal 2011, cala gradualmente la spesa farmaceutica pro/capite di tutte le regioni; proprio in quell'anno fu varata una manovra finanziaria (Dl 98/2011) che includeva la possibilità per le regioni di introdurre o aumentare il ticket a carico dei cittadini (http://sosonline.aduc.it/scheda/ticket+sanitari+guida_19377.php). Il risparmio delle regioni si è quindi tradotto in un costo per il malato.

Riassumendo

Le regioni consumano sempre più farmaci ma tendono a spendere sempre meno caricando sul cittadino una parte sempre più grande della spesa. Il consumo è in crescita per due motivi: una popolazione sempre più vecchia e la cronicità delle malattie che richiede un trattamento costante. Spesso le terapie non vengono rispettate o si assumono più farmaci di quanti servirebbero; un uso inappropriato del farmaco porta ad un peggioramento della salute del paziente e della spesa pubblica. La compartecipazione alla spesa da parte del cittadino produce effetti alternati: da un lato il cittadino evita di consumare farmaci che non gli servono se deve pagarli di tasca propria; dall'altro, i meno abbienti evitano di comprare le medicine finché non ne hanno assolutamente bisogno, cioé fin quando la malattia non si è aggravata.

Perché questo sito?

Abbiamo voluto indagare se realmente il consumo dei farmaci in Italia è aumentato e di conseguenza quando è andato ad incidere sulla spesa del SSN

Progetto realizzato da Carlo Feniello ed Elisa Ammannati per l'esame di Laboratorio Progettazione Web del corso di laurea in Informatica Umanistica

I grafici sono stati creati con Highcharts

Fonti

Per i dati sul consumo: Videof@r

Per i dati sulla spesa: Aifa

Il rapporto OsMed 2013

I numeri del progetto