Uno dei più diffusi luoghi comuni che riguarda il nostro "Bel Paese" e il mondo della lettura e della scrittura, è che in Italia si scriva, e di conseguenza si pubblichi, più di quanto si legga. Il che può sembrare davvero un paradosso, visto l'innegabile importanza della lettura per la scrittura, nonché per la propria cultura personale. Sempre meno lettori acquistano quotidiani, e molti ora li privilegiano nel più comodo formato elettronico, leggibile direttamente su pc, tablet e smartphone, senza doversi prendere l'impegno di recarsi in edicole o giornalai. Sempre più lettori preferiscono il formato "e-book", il formato elettronico che consente di risparmiare spazio e denaro.
Si dice che in Italia la maggior parte della popolazione non legge nemmeno un libro all'anno, eppure gli scaffali delle librerie ne traboccano. Quali sono, allora, i dati effettivi sugli Italiani e sul loro rapporto con il mondo dei libri?
Secondo i dati ISTAT relativi al 2014 (che tuttavia non sono dissimili da quelli più recenti del 2015), oltre 23 750 persone di 6 anni e più hanno dichiarato di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista, per motivi non strettamente scolastici o prefessionali. Secondo l'indagine, la quota dei lettori è scesa, rispetto al 2013, dal 43% al 41,1%.
Le donne leggono più degli uomini: il 48% delle donne ha letto almeno un libro nel corso dell'anno, contro il 34,5% degli uomini.
La propensione alla lettura è fortemente condizionata dall'ambiente familiare: nel 2014 hanno letto libri il 66,9% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri.
Se passiamo a considerare il fattore geografico, i dati ISTAT rilevano come nel Mezzogiorno la lettura sia molto meno diffusa rispetto al resto del Paese.
Quasi una famiglia su dieci non ha alcun libro in casa, circa il 60% ne ha al massimo 100.
Dati come questi sono relativamente facili da reperire. Ogni anno, l'ISTAT pubblica infatti nuovi risultati per la stessa indagine. Più difficile è, invece, riuscire ad avere un quadro complessivo che non si limiti alle percentuali di chi legge, ma che fornisca indicazioni anche su chi fornisce la materia prima per i lettori, ovvero gli editori, e consenta di gettare almeno un piccolo sguardo ancora più lontano, sul che cosa si pubblica e su quanto sia costoso essere lettori seriali. Questo sito si pone dunque come obiettivo quello di fornire dati ufficiale per comprendere meglio la relazione tra pubblicazioni e letture, rispondendo alle seguenti domande "Chi pubblica?", "Dove si pubblica?", "Che cosa si pubblica?", "Quanto costano i libri?" e "Quali sono le caratteristiche dei lettori?".
Nelle pagine seguenti, si cercherà di fornire, attraverso l'ausilio di grafici interattivi, una risposta a queste domande.