In linguistica, il termine "neologismo", che in italiano proviene dal francese néologisme, a sua volta dal composto greco νέος-λόγος (neos-logos, letteralmente "nuova parola"), indica le parole di nuova formazione presenti in una lingua, mentre l'insieme dei processi che portano alla formazione di neologismi è definito "neologia". La neologia è uno dei principali modi in cui una lingua si rinnova. Il ricorso ai neologismi deriva solitamente dall'esigenza di identificare invenzioni, fenomeni, scoperte e realizzazioni di recente comparsa o diffusione, per cui la ricognizione dei neologismi aiuta a rapportare la lingua oggetto d'esame e la cultura che fa uso di quella lingua.

Praticamente ogni parola di una data lingua è stata, in qualche periodo, un neologismo, cessando poi di essere percepita come tale con il tempo e l'uso. Il destino dei diversi neologismi oscilla tra l'accettazione e il rifiuto. Il fatto che un neologismo venga adottato o meno dipende da molti fattori: la rispondenza all'impianto fono-morfologico della lingua, il fatto che il fenomeno descritto dal neologismo rimanga in voga, permanendo dunque il bisogno di un termine che lo descriva, nonchè l'accettazione da parte della maggior parte dei parlanti, ovvero il "sentimento neologico"; quanto all'accettazione da parte dei linguisti e l'introduzione nei dizionari, tali fattori giocano un determinato ruolo solo se il pubblico entra significativamente in contatto con il nuovo termine.

I neologismi della settimana

Generalmente si parla di forestierismi (o prestiti) nel caso di voci che provengano da lingue straniere e di neologismi per le parole derivate (tramite suffissi, prefissi o composizione) da altri termini già presenti in una data lingua, ma non di rado i prestiti vengono inclusi tra i neologismi. I neologismi sono detti "combinatori" quando il processo neologico combina elementi della lingua (come per l'italiano lottizzare, che combina lotto e il suffisso -izzare), mentre sono detti "semantici" quando il neologismo consiste nell'attribuzione di un nuovo significato ad un termine già in uso (come per l'italiano orchestrare, un termine del linguaggio della musica, poi passato ad usi metaforici, del genere di orchestrare una congiura).

Non di rado l'aggiunta di un nuovo significato a una voce preesistente avviene per influsso di un'altra lingua: in questo caso si parla di "calco semantico" o di "prestito semantico". Una parola di nuovo conio è precisamente indicata come "neologismo lessicale", mentre un neologismo costituito da più parole che finiscono per combinarsi in un sintagma nominale stabile è denominato "neologismo sintattico": è il caso, ad esempio, di espressioni come giungla legislativa o lotta di classe. Il neologismo sintattico può essere considerato un tipo specifico di neologismo combinatorio.

I neologismi si presentano più di frequente in culture che stanno cambiando rapidamente e in situazioni dove c'è una rapida diffusione dell'informazione.In qualche caso sono creati mediante la fusione di parole già esistenti (neologismo sincratico) o aggiungendo nuovi suffissi e prefissi. Un neologismo può essere creato per abbreviazione o da un acronimo, sullo stampo di una parola esistente o semplicemente giocando con i suoni. Frequentemente i neologismi diventano popolari tramite i mass media o per passaparola, specialmente presso i più giovani.

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    Scorrendo il puntatore del mouse su una delle "bubble" vengono messi in evidenza la fonte, il tema ed il numero di neologismi per quel tema. Si può notare come la suddivisione per tema è decisamente più dettagliata per la fonte "Sapere" in quanto già effettuata sul sito di riferimento. Tuttavia la fonte Treccani è quella con il maggior numero di neologismi, non suddivisi per tema, che però può essere modificata nella pagina Neologismi in cui l'utente può interagire e decidere, a propria discrezione, il tema a cui destinare un certo lemma.

    Suffissi

    I suffissi sono elementi che si combinano alla base delle parole per crearne di nuove. La suffissazione è una delle principali risorse per l'arricchimento del lessico, ed è operante a partire da diverse basi, per esempio -ista è il suffisso più produttivo per indicare chi svolge un'attività: gomma > gommista.

    Il grafico mette in evidenza i dieci suffissi più usati

    Prefissi

    I prefissi sono elementi che vengono aggiunti prima della base delle parole. Mentre i suffissi non si trovano mai come parole indipendenti nel lessico, alcuni prefissi sono derivati da preposizioni, per esempio con (compaesano, cogestione), contro (controbattere).

    Il grafico mette in evidenza i dieci prefissi più usati



    Progetto realizzato da Elisa Iacopini
    Per il corso di Basi di Dati e Laboratorio Progettazione Web
    Corso di Laurea in Informatica Umanistica
    Università di Pisa



    Fonti da cui sono ricavati i neologismi
    -Treccani
    -Sapere

    Sito/Bibliografia
    -L.Serianni, G.Antonelli, Manuale di linguistica italiana,Mondadori 2011.
    -G.Salvi, L.Vanelli, Nuova grammatica italiana, il Mulino 2004.
    -Neologismo, Wikipedia.


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